Geotermia: spettacolare intervento con edilizia acrobatica

Redazione Nove da Firenze

Pomarance (Pi), 27 giugno 2025 – Il ‘gigante buono’ rinasce come una fenice, grazie all’ingegno dell’uomo e alle tecnologie geotermiche: si sono infatti conclusi con successo i lavori di restyling della torre di raffreddamento della centrale geotermica di Serrazzano, nel territorio comunale di Pomarance, coordinate dal personale tecnico specialistico di Enel Green Power.

La struttura industriale, dopo i controlli tecnici del team Enel di gestione dei cantieri geotermici di Manutenzione e del team dell’area geotermica “Lago Boracifero”, è stata inserita nel programma di manutenzione straordinaria per un intervento strutturale di rifacimento interno. Le attività, dopo la fase di progettazione, sono iniziate a fine 2024 e si sono concluse a fine maggio per rimettere in produzione la torre agli inizi di questo giugno 2025.

Un’operazione di grande ingegneria e complessità, che nel dettaglio è consistita nella ricostruzione completa della struttura di scambio termico interno alla grande struttura evaporativa, che ha la funzione di raffreddare l’acqua di ciclo alla fine del processo di produzione di energia elettrica e per reiniettarla in parte nel sottosuolo, in modo da mantenere in equilibrio il ciclo di coltivazione geotermico. Si è trattata di una sfida tecnologica e operativa che ha dato un risultato di grande livello.

La torre di Serrazzano, che è costruita in cemento armato e funziona a tiraggio naturale, ha un’altezza di circa 70 metri ed un diametro della vasca alla base di 52 metri, misure che le consegnano lo scettro della torre refrigerante più grande di tutto il parco geotermico toscano e italiano. Nelle circa 19mila ore lavorate, con una presenza media di oltre 20 operativi e tecnici tra ditte specializzate e personale Enel Green Power nei 6 mesi di cantiere, sono state eseguite in sequenza numerose attività: svuotamento dall’acqua, pulizia e sfangamento del fondo vasca, disgaggio rivestimento intonaco e ripristino della parete interna ad opera di specialisti di edilizia acrobatica con un’operazione spettacolare, costruzione dei basamenti in cemento armato per la nuova struttura interna, posizionamento del reticolo strutturale in vetroresina, installazione pacchi e rete interna distribuzione acqua, montaggi demister, linee umidificazione e passerelle di sicurezza, infine i ripristini con impermeabilizzazione delle collettrici esterne, del fondo vasca e delle pareti in adiacenza.

L’intervento è stato programmato e gestito grazie a un lavoro di team che ha visto collaborare diverse strutture e figure della Divisione Geotermia di Enel Green Power, dall’ingegneria alla manutenzione specialistica, nonché imprese ad alta specializzazione dell’indotto geotermico. L’investimento complessivo è stato superiore ai 3 milioni di euro.

La grande torre refrigerante, dalla forma iperbolica, è stata spesso anche oggetto di arte e cultura, a partire dai meravigliosi scatti fotografici di Fabio Sartori che ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali internazionali, raccontando con queste suggestive immagini la relazione tra il lavoro e l’uomo, tra la tecnologia e la persona, tra l’ingegno dell’umanità e la gestione della macchina in una dialettica delicata e affascinante, che non può prescindere dalla sicurezza, dall’innovazione tecnologica e dalla sostenibilità.

In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. I quasi 6 miliardi di KWh prodotti annualmente sul territorio regionale, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare il 70% delle rinnovabili prodotte in Toscana, forniscono calore utile a riscaldare quasi 10 mila utenti residenziali in 9 Comuni geotermici nonché aziende ed esercizi commerciali, oltre a 26 ettari di serre, e contribuiscono ad alimentare un’importante filiera artigianale, agroalimentare e turistica con 60 mila visite all’anno.

In Italia la geotermia è una peculiarità della Toscana, dove iniziò con l’attività per usi chimici avviata nel 1818 da Francesco Larderel, poi diventato Conte De Larderel, e successivamente con la produzione di energia elettrica resa possibile dall’accensione delle prime cinque lampadine nel luglio 1904 grazie all’intuizione del Principe Ginori Conti, cui seguì nel 1913 l’entrata in esercizio della prima centrale geotermoelettrica a Larderello.