Fusione tra CoopFi e Coop di Montespertoli

Redazione Nove da Firenze

È stato raggiunto oggi l’accordo per la fusione tra CoopFi e la Coop di Montespertoli. Prosegue così la campagna di rafforzamento che Unicoop Firenze ed il mondo della cooperazione nazionale più in generale, hanno disegnato ormai da tempo. Un piccolo negozio ma un passaggio significativo nel mondo della cooperazione toscana, non solo dal punto di vista economico e organizzativo, ma soprattutto sul piano della tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

"Un passaggio reso possibile da un confronto sindacale serio, continuo e responsabile, - dichiara Carlo Pino responsabile UILTuCS Toscana per la zona di Empoli - che ha posto fin dall’inizio la centralità del lavoro al cuore dell’operazione.Ci siamo attivati – prosegue il responsabile UILTuCS Toscana - fin dai primi segnali di cambiamento per garantire che il processo di incorporazione avvenisse nel rispetto pieno delle tutele contrattuali, senza ricadute negative sull’occupazione, sulle condizioni di lavoro e sulla dignità professionale di chi ogni giorno contribuisce al funzionamento della cooperazione toscana.L’accordo raggiunto con Unicoop Firenze rappresenta, in questo senso, un risultato concreto di difesa collettiva.

Tutti i posti di lavoro sono stati salvaguardati, - prosegue Carlo Pino - senza esuberi né demansionamenti e riuscendo a mantenere tutti i livelli salariali, le anzianità, le tutele previste dal contratto nazionale, riuscendo anche ad ottenere l’immediata applicazione del contratto integrativo vigente in CoopFi. Abbiamo raggiunto la massima tutela possibile per tutti i 27 lavoratori occupati all’interno del negozio – conclude Pino – grazie alla grande fiducia che ci hanno assegnato le lavoratrici ed i lavoratori, ma anche al lavoro ed alla caparbietà del nostro rappresentante sindacale che lavora nel negozio, Emiliano Terzuoli".

"La UILTuCS – dichiara Marco Conficconi, segretario generale della UILTuCS Toscana - ha come sempre agito con senso di responsabilità, ma anche con fermezza, portando al tavolo le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, ascoltando il territorio e costruendo, passo dopo passo, un confronto costruttivo con la cooperativa. Questo accordo non segna soltanto un cambiamento societario, ma rappresenta un banco di prova per il futuro della cooperazione toscana, - prosegue il Segretario Generale della UILTuCS Toscana - che può e deve continuare a essere un modello di economia partecipata, equa e radicata sul territorio qualunque sia il nome della cooperativa impattata.Un confronto ed un accordo, - stigmatizza Conficconi – che a differenza di ciò che è accaduto e sta proseguendo nella nuova Coop Etruria dislocata sulla costa regionale, ha messo al centro il valore sociale del lavoro e il ruolo della cooperazione come attore che non può sottrarsi alla sua funzione sociale.

Un valore, almeno per la UILTuCS Toscana, non negoziabile!.

In un contesto difficile come quello che stiamo vivendo – dichiara ancora Conficconi - le cooperative, al pari delle aziende, si contraddistinguono tra loro con i comportamenti e con le azioni, infatti, quello che è accaduto in questo confronto sindacale con CoopFi è tutt’altro rispetto a quanto accade quotidianamente nei confronti con Coop Etruria (ex Coop Tirreno), dove spesso le fusioni significano tagli, precarietà e peggioramento delle condizioni di lavoro. Questo è un esempio diverso – dichiarano Conficconi e Pino -, e la UILTuCS Toscana ha dimostrato che un’altra strada è possibile.

Una strada fondata sulla reciproca serietà, sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto. Questo è il sindacato e la UILTuCS Toscana che vogliamo e per cui lottiamo ogni giorno: vicino alle persone, concreto e capace di incidere».Il sindacato continuerà a vigilare, con determinazione e trasparenza, affinché gli impegni presi siano rispettati e perché questa esperienza possa diventare un punto di riferimento per tutte le realtà cooperative che vogliono crescere senza lasciare indietro nessuno.