Fortezza, il Parcheggio compie 10 anni: Un puzzle d'auguri
In Firenze Parcheggi nel 2006 c'erano il presidente e l'AD Francesco Brizzi e Piero Certosi che si dichiaravano entusiasti della nuova opera. A distanza di 10 anni la collinetta verde, anche detta "pugno nell'occhio" mentre l'altro sarebbe già stato chiuso, non è mai stata usata per le passeggiate nel verde, ed anzi un bel blocco di cemento ne ha delimitato l'ingresso lato Stazione Centrale.Nonostante la scarsa frequentazione i materiali usati non sembrano in ottimo stato di manutenzione, piuttosto pare abbiano deciso di liberarsi e disperdersi ovunque, lasciando forse al visitatore l'onere di ricomporre il puzzle.Nel 2016 Firenze riapre il dibattito sui parcheggi interrati. Nella storia recente la brutta esperienza di piazza Ghiberti dove i piani interrati previsti sono stati ridotti a causa di una lastra di granito non rilevata al carotaggio e che oggi presenta una pavimentazione, temporanea ma definitiva, esplosa come il disegno di un apparecchio meccanico.
A fare storia è anche il Parcheggio alla Fortezza che seguiva a distanza di anni la realizzazione del Parterre, ritenuto all'epoca "distante dal centro".Un Parcheggio accessorio al Polo Fieristico, ieri, e Congressuale, nel prossimo futuro, che alla nascita è stato definito "bello ma irraggiungibile" sia per chi provenisse dal Romito o da Santa Maria Novella. In realtà la raggiungibilità era da valutare al contrario: una volta parcheggiato il mezzo occorreva ed occorre ancora fare mente locale per capire dove andare.
Già, ma dove andare se non all'interno della Fortezza? Ed allora è servito solo in occasione delle fiere? E chissà cosa penseranno oggi gli oppositori dei primi anni 2000 con la realizzazione, ipotetica, della Stazione Foster che sposta nuovamente il baricentro urbanistico.E' stata una scommessa vinta? Ne avevamo realmente bisogno? Può insegnare qualcosa ed offrire un contributo al dibattito sulla caccia ai nuovi posti auto da scavare in città?