Firenze: un’estate da 300 cantieri

Redazione Nove da Firenze

Oltre 300 cantieri aperti questa estate a Firenze e nei dintorni, una situazione che impone a tutti gli automobilisti tanta pazienza. Sulle strade della città è richiesta la massima prudenza, anche in presenza dei sensi unici, per evitare comportamenti che possano mettere a rischio la viabilità. Ecco per dare un'idea l'elenco dei  cantieri aperti oggi sulla rete idrica di Firenze che potrebbero avere effetti sul traffico locale:

  1.  via Cennini (altezza civico 12), lavori su contatore con chiusura marciapiede fino al 15 luglio;
  2.  Borgo Ognissanti (altezza civico 96), lavori su contatore con chiusura marciapiede fino al 15 luglio;
  3.  via Santa Caterina D’Alessandria (altezza civico 2), lavori su contatore con chiusura marciapiede fino al 15 luglio;
  4.  Corso Italia (altezza civico 6), lavori su contatore con chiusura marciapiede fino al 16 luglio;
  5.  via Fiume (altezza civico 11), lavori su contatore con chiusura marciapiede fino al 16 luglio;
  6.  via Montebello (altezza civico 60), lavori su contatore con chiusura marciapiede fino al 15 luglio;
  7.  via Farinata degli Uberti (altezza civico 6), lavori su contatore con chiusura marciapiede fino al 15 luglio;
  8.  via Roma (altezza civico 19r), lavori su contatore con chiusura marciapiede fino al 15 luglio;
  9.  via dell’Albero (altezza civico 21), lavori su allaccio con chiusura strada fino al 15 luglio;
  10.  via della Capponcina (altezza civico 65), lavori su allaccio con chiusura strada fino al 18 luglio;
  11.  via da Palestrina (altezza civico 14), lavori su allaccio con chiusura marciapiede e restringimento carreggiata fino al 17 luglio;
  12.  via dell’Arcovata (altezza civico 10), lavori su allaccio con chiusura marciapiede e restringimento carreggiata fino al 17 luglio;
  13.  via Pulci (altezza civico 9), lavori su allaccio con chiusura marciapiede e restringimento carreggiata fino al 15 luglio;
  14.  via di Ripoli (altezza civico 62), lavori su allaccio con chiusura marciapiede e restringimento carreggiata fino al 15 luglio;
  15.  via Mari (altezza civico 6), lavori su allaccio con chiusura marciapiede e restringimento carreggiata fino al 15 luglio.

A seguito del costante confronto con i cittadini e alla luce del monitoraggio effettuato durante la prima settimana di chiusura della SS65 Bolognese – nel tratto compreso tra via Salviati e il civico n. 269 – i Comuni di Fiesole e Vaglia hanno deciso di modificare alcune disposizioni sulla viabilità entrate in vigore lo scorso 8 luglio nei propri territori. Questo al fine di ridurre i disagi per la maggior parte dei residenti, facilitare i collegamenti con via Bolognese e migliorare la sicurezza, in particolare nel tratto iniziale di via di Basciano. A partire da mercoledì 16 luglio, la viabilità sarà così modificata:

Su entrambe le strade è in vigore il limite di velocità di 30 km/h. Contrariamente a quanto inizialmente previsto, il cantiere resterà attivo anche durante lo svolgimento del Festival MusArt. Ciò potrebbe permettere una riapertura anticipata di via Bolognese, rispetto alla data stimata del 10 settembre. Al momento, tuttavia, non è possibile fornire una data precisa.

Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione degli impianti nelle gallerie, dalle 22:00 di martedì 15 alle 6:00 di mercoledì 16 luglio, sarà chiusa la stazione di Firenze Impruneta, in entrata verso Roma e in uscita per chi proviene da Bologna.

Il caso di Bagno a Ripoli è il simbolo della triste sorte dei comuni della cintura urbana fiorentina: lo strangolamento da traffico a cui assistiamo in queste settimane.

Bagno a Ripoli è snodo cruciale della viabilità verso il capoluogo -Franco Banchi ed Andrea Poli, presidente e membro della direzione del PTE – che provengono da svariate direttrici del quadrante sud, attraverso la provinciale di Rosano, San Donato ed il Chianti, senza dimenticare l'accesso a Firenze Sud. Chi, come noi, risiede o lavora in questo Comune, sa che tutte queste vie di accesso alla città sono già particolarmente sovraccariche”.

“Tutto questo è anche frutto di clamorosi ritardi nell'ammodernamento e razionalizzazione della viabilità. Basti pensare alla chimera del secondo ponte di Vallina ( di cui si parla da decenni e decenni ) in presenza di continui intasamenti nella SP 34, alla vetustà del tracciato di San Donato (SP 1), ai ritardi nel completamento del bypass di Grassina. E su tutto all'impreparazione nell'affrontare i numerosi disagi, ormai endemici, provocati dai lavori sull'A1”.

“In presenza di questi disagi annosi e cronici, l'emergenza di queste settimane ha dato il colpo di grazia. Questo vero e proprio corto circuito doveva assolutamente essere anticipato. Il Sindaco di Bagno a Ripoli ha fatto il suo ad alzare la voce, ma c'è da chiedersi: perchè il destinatario della protesta non ha ritenuto opportuno coordinarsi preventivamente con lui? E torniamo al punto iniziale. Ha ragione Orwell: tutti sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.

“In secondo luogo, le rimostranze del Sindaco di Bagno a Ripoli - concludono Poli e Banchi - sono giuste, ma parziali. Il suo Comune ormai da tempo, nei fatti, dipende dalle scelte compiute da Firenze, ma l’amministrazione comunale fiorentina non è tenuta a occuparsi se non degli interessi della popolazione fiorentina, anche quando contrastano con quelli dei cittadini ripolesi".

Un tavolo tecnico-politico permanente per coordinare i cantieri stradali di Firenze e dei Comuni dell’area metropolitana. È questa la proposta lanciata dal consigliere comunale di Italia Viva Francesco Casini, che oggi ha presentato un question time in Consiglio Comunale per chiedere all’Amministrazione fiorentina di farsi promotrice di una regia condivisa tra i principali attori del territorio.

“Durante l’estate sono stati aperti oltre 300 cantieri nel solo Comune di Firenze – spiega Casini – a cui si aggiungono i lavori per la tramvia e gli interventi avviati nei Comuni limitrofi. Purtroppo, però, manca un vero coordinamento metropolitano: troppi cantieri sono partiti contemporaneamente, spesso senza una visione d’insieme, generando caos, disagi e paralisi viaria in molte aree, specialmente lungo le zone di confine tra i diversi Comuni.”

Il consigliere di Italia Viva ha citato alcuni esempi concreti: “Via dei Massoni è attualmente isolata a causa dei lavori sulla Bolognese, aggravati dalla chiusura della linea ferroviaria Faentina, con forti disagi anche per il Mugello. A Scandicci, il cantiere sul Ponte all’Indiano sta creando enormi problemi. E Bagno a Ripoli ha denunciato pubblicamente una situazione insostenibile, con più strade contemporaneamente chiuse o rallentate: da via Fortini a via Villamagna, da viale Europa a via di Diacceto.”

“Per affrontare queste criticità – continua Casini – servono strumenti nuovi. Serve un tavolo tecnico-politico permanente che coinvolga Firenze, i Comuni dell’hinterland e la Città Metropolitana, per condividere la programmazione, coordinare le tempistiche dei lavori e minimizzare gli impatti sulla mobilità metropolitana.”

“Abbiamo bisogno di una visione da Grande Firenze – conclude Casini – capace di superare i confini amministrativi per dare risposte concrete a cittadini che vivono, lavorano e si muovono ogni giorno in un territorio sempre più interconnesso.”