Firenze: i conti in tasca al Comune
Nessuna riduzione alla spesa corrente ma anzi un aumento in settori chiave per i cittadini come sociale, istruzione, cultura e politiche giovanili, per una cifra totale di 890 milioni nel 2026 e quasi 2,7 miliardi complessivamente nel triennio. Boom di investimenti, che superano il miliardo nel triennio mantenendo alta l’attenzione sui punti centrali del programma di mandato, come le politiche per la Casa, per cui ci sono 77 milioni. Il tutto con un grande sforzo delle casse comunali, a fronte di tagli significativi del Governo, stimati, per il triennio 2026 – 2028, in 19,5 milioni di euro complessivi.
Ha avuto via libera dalla Giunta comunale il Bilancio di previsione 2026 2028 che andrà poi al vaglio del Consiglio. A illustrarne le principali misure, oggi, la sindaca Sara Funaro in conferenza stampa.
“Non solo confermiamo la spesa ma aumentiamo risorse di parte corrente, sia per garantire e rafforzare servizi esistenti, ad esempio con tre nuovi nidi e le assunzioni di personale da destinare a settori strategici, sia per introdurne di nuovi come la RSA a domicilio, e senza aumentare tasse e tariffe. – ha detto la sindaca Funaro – Vogliamo mettere in campo risposte adeguate ai cittadini sia in termini di vivibilità che di sostegno al caro vita, perché sappiamo bene che il costo della vita aumenta ma gli stipendi sono sempre fermi.
Lo facciamo a fronte di tagli lineari del Governo che si aggirano sui 20 milioni di euro nel triennio, su settori importanti come quello del personale, degli interventi sui minori, delle politiche per l’abitare, dell’inclusione scolastica. Pensiamo ad esempio all’assistenza scolastica a bambini con disabilità, su 9,2 milioni il Comune ne investe 7,2, il 75% del totale: su questo è necessario un intervento, lo stiamo chiedendo come sindaci, parliamo di un servizio che garantisce pari accessibilità nelle scuole che è un principio fondamentale.
Sul fronte degli investimenti si confermano i pilastri strategici del nostro programma di mandato, welfare, scuola, politiche abitative, ambiente. Andiamo inoltre a rendere strutturali servizi sperimentali come l’educativa di strada, in cui crediamo molto, investendo risorse comunali una volta esaurito il finanziamento PN METRO PLUS. Tra le entrate, c’è un aumento importante sul fronte della Ztl legato ai controlli più serrati sui bus turistici. Sul verde pubblico, confermiamo gli investimenti sul triennio e dall’anno prossimo andiamo a inserire una nuova modalità di intervento sulle manutenzioni con il Global service per garantire più efficienza.
E poi attenzione alta su scuole, impianti sportivi, sul tema della Casa e sulla riqualificazione degli alloggi ERP, punto centrale delle politiche per l’abitare che stiamo mettendo in campo: anche da questo piano triennale investimenti vediamo una città in trasformazione. Abbiamo scelto di investire sul personale perché il Comune possa essere attrattivo per chi vi lavora e per dare risposte sempre più puntuali in termini di servizi alla comunità. Anche qui c’è la carenza di risorse dal Governo, come sindaci stiamo insistendo molto perché si tratta di un ambito fondamentale”.
La spesa corrente è di 890 milioni nel 2026, quasi 2,7 miliardi nel triennio. Si registra un incremento in vari settori, come l’istruzione, con un aumento di 2,7 milioni sulla refezione scolastica, 1 milione di euro per tre asili nido - 115 posti in più-, oltre alla conferma dei servizi pre e post scuola e il turno di settembre dei centri estivi. E poi cultura e politiche giovanili, con un aumento di circa 1,9 milioni perché, dopo l’esaurimento dei fondi europei PN METRO PLUS, il Comune investe con risorse proprie sugli eventi diffusi dell’Estate fiorentina, così come sull’educativa di strada.
Ancora, le politiche di welfare, con un aumento di 1,2 milioni, per garantire e rafforzare servizi esistenti come l’azzeramento delle liste d’attesa trasporto disabili e centri diurni ma anche nuovi come il progetto RSA a domicilio. Si confermano 500mila euro per i contributi ai familiari caregiver.
Per quanto riguarda il capitolo di spesa sul personale, ci sono 9,2 milioni in più destinati in particolare al fondo sul salario accessorio, alle misure di welfare aziendale messe in campo dall’amministrazione e a nuove assunzioni, tra cui quelle per i nuovi nidi.
Cresce la spesa per le manutenzioni ordinarie del verde e degli edifici pubblici con 1,3 milioni di euro in più. Dal 2027 previsto un aumento strutturale di 3,6 milioni annui per applicare al verde pubblico una modalità di Global service come per la manutenzione delle strade.
Si confermano i 4 milioni all’anno da destinare al contributo affitti, sempre in assenza di risorse statali.
Confermato il Bonus Ti Porta Firenze per una spesa di circa 3 milioni, interamente con risorse comunali.
Gli investimenti si attestano su 898 milioni nel 2026, oltre 1,1 miliardo nel triennio. Quelli più rilevanti da finanziare nel triennio riguardano edifici scolastici, con 43,5 milioni, per interventi di efficientamento energetico, adeguamento sismico, riqualificazione, ricostruzione, tra cui la riqualificazione del comprensorio di via di Legnaia e l’adeguamento della Ghiberti. E poi 77 milioni destinati a politiche per l’abitare, tra cui le risorse straordinarie destinate alla riqualificazione degli alloggi ERP, 36 milioni sul verde, 733 milioni sulle tramvie, 162 milioni su infrastrutture stradali.
Si confermano invariate le aliquote dell’addizionale Irpef, ferme allo 0% sotto i 25mila euro di reddito e allo 0,2% sopra i 25mila euro di reddito. Invariate, inoltre, le aliquote Imu, con il mantenimento delle agevolazioni come quella destinata agli immobili locati a canone concordato. Invariate anche tariffe di asili nido, refezione scolastica, pre-post scuola. L’imposta di soggiorno ha una previsione di incasso per il 2026 di 84,9 milioni, il canone unico di 20 milioni. Quanto a Ztl, l’incasso stimato di 27,5 milioni, con un incremento di 10. Dai Musei civici previsione di entrata di 8 milioni. Prosegue l’impegno nella lotta all’evasione dalla quale si prevede di recuperare nel 2026 circa 34 milioni. Tra le principali voci di entrata, da registrare anche gli oneri di urbanizzazione, con 18 milioni di euro previsti.
(sa. ca.)