Firenze e turismo congressuale, presentata BTC 2014

Redazione Nove da Firenze

Per quest’anno (11-12 Novembre 2014) l’obiettivo è quello di portare in fiera 300 hosted buyers, di cui un terzo circa dall’Italia e due terzi dagli altri Paesi, europei per l’85% e per il resto in arrivo da Stati Uniti, Canada, Cina, Brasile, Emirati Arabi e via dicendo.

Sono questi gli obiettivi delineati nella prima riunione del Comitato tecnico composto da ENIT, Regione Toscana, Toscana Promozione, Comune di Firenze, Convention Bureau di Firenze, Federcongressi&Eventi, Federalberghi .

Il turismo congressuale è un mercato dalle grandi potenzialità, in grado di generare ricchezza ed occupazione, alimentando anche il turismo leisure o culturale che dir si voglia. Già oggi il valore del settore è stimato in 1.000 miliardi di dollari e costituisce il 25% del traffico turistico mondiale; soltanto in Italia dà lavoro a 300mila addetti e genera un Pil di circa 15mila miliardi.

In questo contesto BTC gioca un ruolo fondamentale, non solo perché è in Italia l’unica fiera internazionale dedicata al mondo degli eventi e dei congressi, ma anche perché negli anni ha saputo rappresentare la continuità in un settore in costante e forte evoluzione, sia nella domanda che nell’offerta

Lo scorso anno, grazie anche al ritorno a Firenze, furono 6.724 le presenze totali registrate nei due giorni di manifestazione, contro le 3.300 della precedente edizione. La crescita ha riguardato tutti gli aspetti della fiera: +22% gli espositori pari a 313 aziende presenti e +40% i buyer internazionali presenti, pari a 300 organizzatori di eventi e congressi provenienti da 22 Paesi (soprattutto da Europa, Russia, Brasile, India, Cina, Giappone, Stati Uniti), interessati a entrare in contatto con l’offerta Italiana e internazionale. Tra seller e buyer internazionali sono stati portati a termine 7.152 appuntamenti: +32% rispetto alla passata edizione. Oltre 100 i nuovi espositori: tra questi anche tre importanti enti del turismo internazionali, Israele, Messico e Polonia.