Ex Lupi di Toscana, nel 2026 i cantieri: ecco cosa ci sarà

Redazione Nove da Firenze

“Oggi visitiamo assieme alle Commissioni Consiliari per l’Urbanistica e il Sociale l’area dell’ex caserma dei Lupi di Toscana che ben presto si aprirà finalmente a Firenze e ai fiorentini, e che diventerà a sua volta un nuovo pezzo di città con importantissime funzioni pubbliche e sociali, con case per giovani famiglie, uno studentato pubblico, un nuovo servizio per l’infanzia 0-6 anni, residenze, un parco di circa 5,5 ettari, 1,3 ettari di orti urbani, altri spazi aperti per quasi otto ettari complessivi di verde pubblico, una nuova viabilità sicura al servizio dei nuovi cittadini e delle nuove funzioni.

Siamo in una fase avanzata degli interventi di demolizione delle vecchie caserme e già nel 2026 apriranno i cantieri per la costruzione dello studentato, già aggiudicato, e delle residenze private, con il 20% di edilizia residenziale convenzionata: le prime due fasi delle demolizioni, precedute dalle opere di bonifica dei manufatti contenenti amianto, risultano completate; adesso è in corso la progettazione delle infrastrutture stradali e del nuovo parco urbano di oltre 5 ettari”.

Sono queste le parole dell’assessora all’Urbanistica Caterina Biti questa mattina durante un sopralluogo nell’ex area dei Lupi di Toscana assieme alle Commissioni Consiliari Urbanistica e Politiche Sociali del Comune di Firenze, e ai membri della commissione Territorio del Quartiere 4. Le previsioni urbanistiche per l’area ex Lupi di Toscana fissano 36.500 mq di residenziale con housing sociale comprensivo degli esercizi commerciali di vicinato, direzionale comprensivo delle attività private di servizio di circa 6000 mq, turistico ricettivo per 4500 mq, commerciale relativo alle medie strutture di vendita per 4000 mq, industriale e artigianale comprensivo delle attività commerciali all’ingrosso per circa 2000 mq.Dei circa 20 ettari complessivi dell’area - compresa tra viale Nenni e via di Scandicci, davanti al Nuovo Ospedale di San Giovanni di Dio a Torregalli al confine con Scandicci – circa 20 mila mq saranno occupati dall’asse centrale con funzione di collegamento ciclo pedonale punteggiato da spazi fruibili dagli abitanti, 27 mila mq da verde di cintura lungo i percorsi ciclopedonali, da quasi 55 mila mq del parco esteso, da 13 mila mq di orti urbani.

Oltre a questi interventi, sarà centrale lo studentato pubblico Lupi Student Hall, con 114 posti letto complessivi a prezzo calmierato in due nuovi edifici, che sarà realizzato a partire dal prossimo anno grazie a un finanziamento statale di circa 8 milioni di euro erogato dal MUR e a risorse proprie del Comune; il progetto è stato approvato nel 2024 e la gara già aggiudicata da Casa Spa.“E’ giusto oggi prendere visione dell’avanzamento degli interventi nell’area ex Lupi di Toscana assieme alle Commissioni Consiliari del Comune e del Quartiere 4”, ha detto ancora l’assessora all’Urbanistica Biti.

“Avevamo proposto questo sopralluogo rispondendo a un question time del Presidente della Commissione Urbanistica Renzo Pampaloni e sono molto contenta che sia stata accolta, la mia intenzione è di vedere il più possibile e dal vivo le grandi trasformazioni della città assieme ai Consiglieri Comunali; questa è la trasformazione più grande che interesserà Firenze nei prossimi anni e che ridisegnerà tutto un quadrante densamente abitato in questa zona della città al confine di Scandicci, che ha bisogno di creare una nuova connessione dall’ospedale di Torregalli alla tramvia, così come alle infrastrutture e ai servizi su viale Nenni”.“Torneremo più volte nei prossimi mesi sempre assieme alle Commissioni per verificare lo stato di avanzamento dei lavori”, ha detto infine l’assessora Biti, “stiamo inoltre per portare una piccola variante di perfezionamento del piano, che via via che andiamo avanti viene sempre più cucito sul tessuto di questo territorio, dopodiché l’intenzione già condivisa con la Commissione urbanistica e con il Q4 è quella di organizzare una nuova assemblea cittadina per aggiornare e raccontare nuovamente ai cittadini cosa vedremo da qui ai prossimi anni.

E’ una trasformazione nata da un importante processo partecipativo, è giusto continuare e tornare a condividerla con la città”.“La riqualificazione dei Lupi di toscana è un’operazione che restituisce all’intera città un’area abbandonata che sarà nuovo polo urbano caratterizzato da case a canone calmierato, orti sociali, parco urbano e servizi (asilo 0-6, servizi culturali) e soprattutto un nuovo modo di vivere la città. È bene ricordare che tutto questo è stato reso possibile anche grazie all’accordo di valorizzazione delle ex caserme tra Demanio e Comune, siglato nel 2014.

Su quell’intesa si può naturalmente discutere oggi con la distanza del tempo, ma è importante guardare alle trasformazioni urbanistiche nel loro insieme. La città vive processi di cambiamento complessi che devono essere valutati nel lungo periodo, processi che in questo caso permetteranno di offrire nuovi servizi, spazi verdi e opportunità abitative alla comunità” dichiarano il presidente della commissione urbanistica Renzo Pampaloni ed Edoardo Amato, presidente della commissione Politiche sociali.

“Siamo convinti che il piano di recupero dell'area Lupi di Toscana porterà grandi benefici pubblici per il nostro quartiere e la nostra città metropolitana – ha aggiunto il presidente del Q4 Mirko Dormentoni –. Piano che, ricordiamo, è stato definito anche in base alle proposte dei cittadini sviluppate con il percorso partecipativo "Non case ma città 2.0" e non è un caso se assomiglia al piano dell'Isolotto degli anni '50, esempio di rione vivibile, comunitario e verde. Sarà una risposta molto importante al crescente problema abitativo grazie allo studentato pubblico e al grandissimo intervento di edilizia sociale. Stiamo poi lavorando intensamente sulle funzioni pubbliche educative (oltre ad asilo nido e scuola infanzia che sono già assicurate), sociali e culturali cercando finanziamenti aggiuntivi che siamo certi troveremo, ma per cui ci appelliamo anche allo Stato che ha leve che può attivare per aiutarci”.