Escavatore anfibio in Arno, lavora galleggiando

Redazione Nove da Firenze

Torna in Arno, a Firenze, nel centro città in piena area Unesco lo speciale escavatore anfibio che periodicamente il Consorzio chiama a lavoro per la manutenzione delle due sponde nei tratti in cui è impossibile operare con i mezzi e la strumentazione tradizionale.

L’ultimo intervento risale ormai al 2019 e oggi come allora questa speciale macchina che è in grado di lavorare, anche dall’acqua, galleggiando, lavorerà alla riprofilatura delle sponde che negli anni, piena dopo piena accumulano sabbie, detriti da rimettere in corrente e tronchi e rifiuti invece da portare via e smaltire.

“Un lavoro utile dal punto di vista idraulico ma al contempo anche spettacolare e che migliora il colpo d’occhio delle sponde dell’Arno nel centro storico della nostra città capoluogo di regione – commenta il Presidente Paolo Masetti – Ancora una volta è il caso di dire che ‘la sicurezza genera bellezza’, ovvero le capacità tecnico-operative di manutenzione e prevenzione del Consorzio di Bonifica, qui come altrove, possono contribuire anche alla tutela del paesaggio e dei pregi storici, naturalistici e ambientali dei corridoi azzurro-verdi che attraversano le nostre città e centri abitati”.

Questo escavatore speciale, ha evidenziato l’assessora regionale all’ambiente e alla difesa del suolo, è un efficace strumento di prevenzione. L’intervento che realizza, ha aggiunto, è essenziale, perché consente la manutenzione periodica di un’area estremamente delicata e importante, in questo caso, anche per il suo straordinario valore artistico e culturale. Si tratta. Ha concluso, di una delle tante opere realizzate dal Consorzio di bonifica che quotidianamente è impegnato in una capillare azione di prevenzione.

Apprezzamento per l’intervento in corso è stato espresso dalla vicesindaca e assessora all’ambiente del Comune di Firenze che ha ricordato l’importanza degli investimenti del Consorzio di Bonifica per garantire la sicurezza e la pulizia anche nel centro storico.