Domani la decisione del Tar del Lazio circa il ricorso del Codacons sulle banche

Redazione Nove da Firenze

Domani 18 aprile il Tar del Lazio deciderà sul ricorso promosso dal Codacons contro i provvedimenti della Banca d'Italia adottati in attuazione della legge sul bail-in, che hanno portato all'azzeramento del valore dei titoli a danno degli investitori di Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife. Con tale ricorso il Codacons mira a portare la legge sul bail-in in Corte Costituzionale e ottenerne l’annullamento, così da consentire ai risparmiatori danneggiati di tornare in possesso dei soldi investiti in obbligazioni subordinate. Tra i vari profili di illegittimità dei provvedimenti impugnati – spiega l’associazione – emerge anche un evidente conflitto di interessi tra soggetti vigilati (le 4 banche salvate) e il vigilante. Si legge infatti nel ricorso del Codacons:

“i soggetti vigilati successivamente posti in risoluzione detenevano, al contempo, quote del capitale dello stesso vigilante. I nuovi soggetti vigilati (Nuova Banca Marche Spa, Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa) detengono, a far data dall’1 gennaio 2016, quote del capitale di Banca d’Italia rispettivamente per:

- Nuova Banca Marche Spa: 2.459 quote;

- Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa: 949 quote;

- Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa: 151 quote”.

“Si assiste dunque ad un doppio conflitto di interessi tra controllore e controllati che appare del tutto illegittimo – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Se il Tar accoglierà le nostre tesi, la legge sul bail-in decadrebbe e, di conseguenza, il salvataggio delle 4 banche sarebbe annullato. I risparmiatori traditi tornerebbero così automaticamente in possesso del valore delle obbligazioni azzerato, senza bisogno di arbitrati o decreti ad hoc”.

 È notizia di questi giorni l’annuncio del Presidente delle 4 nuove Banche di aver intrapreso azione di responsabilità contro i precedenti vertici delle 4 Banche fallite. L’azione si aggiunge a quella annunciata dal commissario liquidatore delle 4 vecchie Banche. Confconsumatori non intende partecipare ad alcun incontro convocato da Nicastro il 20 aprile per confrontarsi con le nuove/vecchie Banche su documenti ed intenti fumosi e generici. E chiede che Nicastro accetti la propria legittimazione passiva e successivamente si metta a sedere per determinare, insieme alle associazioni di consumatori, uno strumento deflattivo delle controversieConfconsumatori ha costituito come parte civile ben 140 risparmiatori, tra titolari di obbligazioni subordinate e azioni.

Di questi 120 sono toscani, altri provengono da diverse parti d’Italia. Il controvalore dei titoli bruciati di cui si chiede la restituzione è di 4 milioni di euro. Per costituirsi parte civile nel processo c’è ancora tempo fino al prossimo 4 maggio.