Dimissioni della Sindaca Bugetti: Prato verso il commissariamento

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 24 giugno 2025– “Più che un atto d’amore per la città, le dimissioni di Ilaria Bugetti ci sembrano un costoso diktat della segreteria nazionale del Pd. Costoso e interamente carico della città che lamenta 11 anni di malgoverno, attese e rendering mai concretizzati e che ora perderà diversi milioni e ancora tanto tempo. Se questo è amore, è tossico, a pagamento e anche parecchio caro”. Così, il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Claudiu Stanasel, e il vicecoordinatore regionale dei giovani del Carroccio, Marco Riccucci che domenica hanno approfittato della presenza di un gazebo leghista in centro storico per diffondere alcuni volantini.

“Salvo ripensamenti della sindaca, l’arrivo di un commissario è inevitabile ed è bene ricordare che questi avrà poteri assai limitati, con conseguenze gravi sulla città in termini di ulteriori lunghe attese di infrastrutture e servizi importanti, perdita cospicua di finanziamenti e quant’altro”, spiega Stanasel “La sindaca è libera di gestire come crede una vicenda assai delicata ma il dato politico rimane: il Pd ha buttato via dieci anni più uno in cui la vita in città è peggiorata, la sanità è al collasso, le liste d’attesa più lunghe che nei centri vicini, le strade ridotte a colabrodi e i sogni del Pd per il futuro, incubi compresi, son rimasti tali”, rincara.

La sensazione è che il Pd senta ancora il monarca assoluto di una realtà come quella pratese. “Prima il rifiuto di discutere con il centrodestra e poi le pressioni per far dimettere la sindaca, certo indagata per fatti gravissimi, ci sembrano il tentativo maldestro di salvare la corona da parte di un partito che ha finalmente trovato un capro espiatorio mediante il quale giustificare anni e anni di malgoverno, fuori dai tempi e lontano dalle necessità dei pratesi”, aggiungono i due esponenti della Lega.

Il risultato di 10 anni più uno di giunte Pd - sottolinea la Lega - sono gli interrogativi che riguardano i fondi del Pnrr, la mancanza di strutture sanitarie, la situazione critica dell’impiastica sportiva, i finanziamenti che richiedono ancora progetti esecutivi, i cantieri aperti e quelli da aprire, la voragine che sorge laddove doveva nascere il parco centrale, il degrado destinato a crescere nel caso di intoppi che, come purtroppo capita, fermano i cantieri già in essere.

“Stiamo studiando nei particolari tutte le situazioni di questo genere per informare ancora meglio i cittadini e per procedere, anche in sintonia con il futuro commissario laddove possibile, ad arginare il grande guaio provocato dalla sinistra. Sappiamo del resto che raccoglieremo una città devastata una volta al suo governo e dovremo cominciar subito a lavorare”, concludono.

“È importante verificare che l’eventuale attività corruttiva su cui indaga la Procura di Firenze, non abbia in alcun modo condizionato o alterato i processi decisionali all’interno del Consiglio Regionale. Su questo tema, mi auguro che il Consiglio Regionale voglia avere una presa di posizione condivisa e netta a tutela dell’integrità delle istituzioni” si legge in un comunicato di FDI “Augurando ancora una volta ad Ilaria Bugetti di poter chiarire e risolvere la sua posizione nel minor tempo possibile, non possiamo ignorare che le condotte che le vengono contestate riguardano anche il ruolo da lei ricoperto, quale Presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Toscana”.

“Per questo motivo, vi è la necessità, nell’interesse della legalità e della trasparenza e nel preservare le istituzioni da qualsiasi ombra, che il Consiglio Regionale voglia adottare tutti i procedimenti opportuni e necessari ad accertare che non vi siano atti o procedimenti viziati da eventuali condotte illecite o riconducibili ad attività corruttive”.

“Proprio per questo motivo, mi auguro che il Presidente Giani partecipi al dibattito in aula e sia presente al momento del voto, per testimoniare, con la sua partecipazione, un impegno convinto nella difesa della legalità, della trasparenza e della credibilità delle istituzioni regionali.”