Crollo al Meucci di Firenze, la furia di Nardella: assemblea studenti, docenti e genitori

Redazione Nove da Firenze

Gli ancoraggi che legavano il controsoffitto alla struttura del solaio hanno ceduto. La Città Metropolitana solo due anni fa aveva commissionato e pagato i lavori alla ditta esecutrice e in questi anni, come sta facendo diligentemente intervenendo su tutti gli istituti di sua competenza, ha investito sul Meucci 200 mila euro per gli spogliatoi della palestra (nel 2017), quindi 700 mila euro per la sostituzione e l'ammodernamento di tutti gli infissi e ha stanziato 400 mila euro per l'adeguamento antincendio e i controsoffitti nei corridoi

La Città Metropolitana ha compiuto due sopralluoghi e disposta una verifica sul Meucci, con la rimozione del controsoffitto caduto. Stamani convocata una riunione urgente con il Sindaco. Nardella e i tecnici della Metrocittà incontreranno lunedì prossimo, nel pomeriggio, gli studenti, i genitori e i docenti del Meucci in un'assemblea presso l'istituto. Il Sindaco ha ordinato una verifica su tutti i lavori operati per la realizzazione dei controsoffitti nelle scuole della Città Metropolitana. Vengono ritenute fuorvianti e non rispondenti al vero dichiarazioni di alcuni esponenti politici in ordine alla presenza di amianto al Meucci. Il censimento condotto ha rilevato assenza di amianto e coibentazione in lana di roccia.

"Sono furibondo e sdegnato per quanto accaduto all'istituto Meucci e ho disposto immediati accertamenti a carico della ditta che solo due anni fa ha eseguito i lavori del controsoffitto negli spogliatoi della palestra della scuola: sarà segnalata anche all'Autorità nazionale anticorruzione Anac": il Sindaco di Firenze Dario Nardella sottolinea che "la certificazione di corretto montaggio rilasciata dalla ditta risulta, alla luce dei fatti, inattendibile. Sono Sindaco e padre di tre figli e mi sento leso da questo incidente: sulla sicurezza dei nostri figli non si scherza.

Queste cose sono inammissibili".Su tutte le scuole della Metrocittà saranno investiti quest'anno 42 milioni di euro: "C'è chi fa il suo dovere - insiste Nardella - e chi, evidentemente, va in un'altra direzione. Le autorità competenti individueranno le responsabilità. Più in generale va ripensato il sistema degli appalti". Chiamata a rendere conto di quanto accaduto anche la Società di attestazione che ha approvato il certificato. Inoltre la ditta coinvolta sarà oggetto di una segnalazione, per approfondimenti, anche alla Camera di Commercio. 

Il Blocco Studentesco interviene in merito all'incidente “È assolutamente vergognoso ciò che è successo all’istituto Meucci - commenta Lorenzo Colzi, Responsabile Provinciale del Blocco Studentesco e Vicepresidente della Consulta Provinciale degli studenti - ancora una volta è stata messa in pericolo l'incolumità di studenti, professori e collaboratori scolastici. Quello che il Blocco Studentesco chiede è: perché si è verificata questa circostanza? A chi sono attribuibili le responsabilità? È dovuta a manutenzione di scarsa qualità o, addirittura, livelli di sicurezza inferiori al consentito? Dopo i fatti di novembre dell’Istituto Calamandrei - prosegue Colzi - ove sono state rilevate tracce di amianto, ancora una volta si presenta una situazione di pericolo negli edifici adibiti allo svolgimento delle attività didattiche.

Le nostre domande si rivolgono ai Rappresentanti della Città Metropolitana e al Sindaco Nardella, che ricordo essere presidente della stessa, e che doveva presentarsi date le sue promesse, stamani nell' istituto fiorentino, ma che in realtà non ha fatto. Gli studenti lamentano la condizione di fatiscenza dell’edificio da tempo - conclude Colzi - nonostante i lavori di poco più di un anno fa che, alla luce dei fatti odierni, potrebbero non essere stati eseguiti correttamente.

Chiediamo quindi chiarezza nei confronti degli studenti e delle famiglie che pretendono adesso una risoluzione del problema nei più brevi tempi possibili.”

“Non vogliamo altre tragedie sul lavoro soprattutto se sono coinvolti anche i nostri ragazzi all’interno di scuole ed istituti! Appresa la notizia del crollo del soffitto dell’ITIS “Meucci” di Firenze ed accertato il mancato coinvolgimento di lavoratori e studenti, abbiamo tirato un sospiro di sollievo ma subito dopo è apparso chiaro che non possiamo continuare ad avere “insicurezza” in edifici pubblici per colpe che qui non stiamo ad analizzare. Si spendono molti soldi per mettere a norma e ristrutturare edifici pubblici, scuole etc ma poi arriva la notizia di un nuovo crollo del tetto di una scuola (a poca distanza dalla sua sistemazione) e le domande su procedure, scelte, lavori etc.

sorgono spontanee. Ora non è più tempo di stare ad aspettare. Chiediamo che si aprano subito seri confronti tra le parti sulla materia “sicurezza” dai quali possa emergere la gravità del problema e trovare le più idonee soluzioni. E contemporaneamente chi ha la responsabilità degli edifici pubblici toscani avvii una ricognizione del loro stato di salute perché non si debba leggere prossimamente di un altro crollo in una scuola, al comune, al museo o da qualsiasi altra parte. Sicuri al lavoro e a scuola!” precisa e chiede Sandra Badii, il Segretario Regionale di Confintesa FP della Toscana.

“Dopo il crollo del controsoffitto nella scuola superiore ‘Meucci’ di Firenze, siamo stati contattati da alcune mamme preoccupate, perché sembrerebbe che il Preside voglia riaprire la scuola già domani mattina, nonostante i controlli tecnici dovrebbero essere fatti il 18. Vogliamo sperare che si tratti di un malinteso, poiché riaprire una scuola in cui è avvenuto un crollo e laddove potrebbe esistere il rischio di esposizione all'aria dell'amianto, sarebbe una vera e propria follia" affermano Arianna Xekalos e Francesco Torselli, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia-Firenze in Movimento."Questo episodio - continuano i due esponenti di Fratelli d'Italia-Firenze in Movimento - riporta l'attenzione sullo stato fatiscente di gran parte delle nostre scuole.

E di fronte ad un episodio come quello avvenuto ieri, che sarebbe potuto sfociare in una vera e propria tragedia, il Sindaco Nardella che fa? Chiede una relazione approfondita sull'edificio, ignorando colpevolmente il fatto che da Sindaco della città Metropolitana, avrebbe dovuto chiederne una su tutte le scuole presenti nell'area, visto che i problemi strutturali non esistono certo solo al Meucci".

"Una cosa è certa: mentre Nardella legge le sue relazioni e, soprattutto, mentre i tecnici competenti valutano le condizioni delle strutture scolastiche e dell'eventuale esposizione all'aria dell'amianto, nessuno studente e nessun docente deve rientrare in quella scuola" concludono Xekalos e Torselli.