Comune parte civile nel processo agli imbrattatori di Palazzo Vecchio?
Il centrodestra propone un ordine del giorno contro Ultima Generazione, perché il Comune si costituisca parte civile contro l'imbrattamento di Palazzo Vecchio. Nel testo si cita anche il Presidente del Senato La Russa e si definiscono quelle persone "gretini".
“Non fosse stato perché il capogruppo della Lista Nardella Santarelli ha lasciato l’aula (dopo aver fatto dichiarazione di voto a favore), il nostro ordine del giorno “Tolleranza zero per questi gretini”, collegato alla comunicazione del sindaco Nardella sull’imbrattamento di Palazzo Vecchio, sarebbe stato approvato. 11 voti a favore, 11 contrari, adesso l’atto sarà nuovamente votato nel prossimo consiglio comunale”. Lo dichiarano i firmatari dell’atto Emanuele Cocollini e Ubaldo Bocci (gruppo Centro), Jacopo Cellai e Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) e Federico Bussolin (Lega).
L’atto invita l’amministrazione “a costituirsi parte civile al processo contro i delinquenti che venerdì 17 marzo 2023 hanno imbrattato la facciata di Palazzo Vecchio”.
“E’ l’ennesimo capitolo di un triste romanzo che racconta la storia di una maggioranza politica di centrosinistra allo sbando” aggiungono concludendo gli esponenti del centrodestra.
“Una richiesta semplice: se e quando ci sarà un processo ai danni di coloro che nel marzo scorso imbrattarono la trecentesca facciata di Palazzo Vecchio, Firenze, che è custode di quel patrimonio e che ha sostenuto i costi per migliaia di euro per ripulire quella facciata, deve costituirsi parte civile.
Una richiesta alla quale Italia Viva dice in Aula, convintamente ed a viso aperto, di sì, votando a favore dell’atto presentato, per rispetto di tutti i cittadini che le proteste le fanno nel rispetto delle leggi e della città, il cui patrimonio artistico e monumentale deve essere tutelato, senza se e senza ma. Il Comune di Firenze non può rinunciare a richiedere conto e danno a chi ha danneggiato Palazzo Vecchio, che è stato ripulito a spese dei fiorentini.
Faccia chiarezza al suo interno il Partito Democratico, che vota contro mentre si astengono il Capogruppo e la Vice-capogruppo, mentre la lista Nardella ha lasciato l’Aula dopo avere però dichiarato il favore per l’atto.
L’atto tornerà; dovrà essere di nuovo votato, visto il sostanziale pareggio tra favorevoli e contrari: auspichiamo che il PD si schiarisca le idee (il principio di buonsenso e civiltà del chi rompe paga deve valere a maggior ragione quando si gestisce la cosa pubblica). La posizione di oggi suona stonata rispetto alla prontezza con cui il Sindaco intervenne. E Italia Viva rivoterà, nuovamente, convintamente e motivatamente a favore” dichiarano le consigliere di Italia Viva Mimma Dardano (capogruppo) e Barbara Felleca.
"Durante gli interventi abbiamo sentito due argomentazioni particolarmente interessanti. Un consigliere della Lega ha detto che "non stiamo facendo politica": allora che ci stiamo a fare nel Salone de' Dugento? Un consigliere di Fratelli d'Italia ha detto che ha fatto caldo anche in passato -commentano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Insomma un condensato della cultura politica delle destre italiane, che strizza l'occhio al negazionismo climatico. A cui Lista Nardella e Italia Viva hanno detto sì. Nel gruppo del Partito Democratico ci sono state quattro astensioni. È finita 11 a favore, 11 contrari, 4 astenuti.
Non facciamo parte di Ultima Generazione. Non riteniamo efficace il loro modo di agire, ma sappiamo che pagano in prima persona per i loro gesti e abbiamo espresso un no convinto all'atto. Anche perché in Emilia Romagna quanti danni sono stati arrecati dall'alluvione? Pensiamo più di quanto avvenuto in piazza della Signoria. Il pugno duro contro Ultima Generazione è un atto di piccolezza politica. A cui la maggioranza doveva dire in modo compatto no".