Collaborazione tra i quattro Conservatori toscani e Hopkins Center
Firenze. Una collaborazione internazionale tra i quattro Conservatori toscani e l’Hopkins Center for the Arts at Dartmouth College (USA), che porterà in Toscana un’orchestra sinfonica di 90 elementi formata da studenti americani e italiani. Il progetto, sostenuto e promosso dalla Regione Toscana, è stato presentato oggi, venerdì 12 dicembre, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l'assessora alla Cultura Cristina Manetti e i rappresentanti istituzionali dei quattro Conservatori coinvolti: il Rinaldo Franci di Siena, il “Luigi Cherubini” di Firenze, il Pietro Mascagni di Livorno e il Luigi Boccherini di Lucca.
La tournée toscana: quattro città per un unico grande progetto. Èdal 9 dicembre che gli studenti sono impegnati a Firenze in sessioni di prova e occasioni educative condivise che culmineranno, oggi, alle 15 con una preview nella Sala del Cenacolo della Caserma Simoni. A seguire, l’orchestra sarà protagonista di quattro concerti gratuiti, aperti al pubblico, sempre alle ore 21, nelle principali città della Toscana: il 14 dicembre l’orchestra si esibirà al Teatro Goldoni di Livorno, per poi proseguire il 15 dicembre nella cornice della Chiesa monumentale di San Francesco a Lucca. Il 16 dicembre sarà la volta del prestigioso Teatro Verdi di Firenze, mentre il 17 dicembre il progetto troverà il suo culmine al Teatro dei Rinnovati di Siena, per un concerto che celebra la collaborazione tra i Conservatori toscani e l’Hopkins Center for the Arts (“The Hop”).
Mahler al centro della tournée che unisce 90 studenti italiani e americani. Sotto la direzione del M° Filippo Ciabatti, direttore dei programmi orchestrali e corali del Dartmouth College, i giovani musicisti affronteranno un repertorio che raramente è possibile eseguire nel precorso accademico, per le dimensioni dell’organico orchestrale e le complessità richieste: la Prima Sinfonia e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Gustav Mahler.
Formazione, scambio e crescita internazionale. Il progetto nasce dalla volontà di valorizzare il talento degli studenti, promuovere un dialogo interculturale e offrire un’esperienza di studio e performance che unisce rigore, creatività e confronto internazionale. L’accordo siglato con Dartmouth prevede infatti un percorso articolato che, oltre alla tournée, include attività formative comuni – prove orchestrali, laboratori, momenti di approfondimento – pensate per favorire lo scambio diretto tra i giovani musicisti delle due realtà accademiche.
Hopkins Center for the Arts at Dartmouth è una delle istituzioni universitarie più antiche e prestigiose degli Stati Uniti. Fondato nel 1769 nel New Hampshire, fa parte della Ivy League, rete che riunisce gli atenei più autorevoli del Paese. L’eccellenza accademica si unisce a un forte orientamento alla ricerca, alla formazione interdisciplinare e alla dimensione internazionale. Il mondo delle arti performative trova il suo centro nell’Hopkins Center for the Arts (“The Hop”), struttura di riferimento per la produzione musicale, teatrale e multimediale, dove studenti e professionisti collaborano in programmi di alto livello. Tra le sue realtà di punta c’è la Dartmouth Symphony Orchestra, diretta dal M° Filippo Ciabatti, coinvolta in progetti e tournée negli Stati Uniti e all’estero. Grazie alla qualità della didattica, alla selezione rigorosa e alla rete globale di relazioni accademiche, Dartmouth è considerato uno dei college più autorevoli al mondo.
DICHIARAZIONI
“Quello che presentiamo oggi è un momento culturale importante per la Toscana all’insegna della musica – ha dichiarato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana – una tournee che mette insieme un gruppo, un’orchestra di novanta elementi come espressione di una selezione che coinvolge i quattro Conservatori della Toscana, di Siena, Firenze, Lucca e Livorno, all’insegna della musica. Un rapporto molto forte che si lega anche all’Hopkins Center for the Arts e segna anche un messaggio di pace attraverso la musica e la cultura che noi vogliamo dare. La musica è elemento di identità forte che noi sosterremo sempre con forza, come stiamo facendo in questa iniziativa così meritoria”.
Per Cristina Manetti “si tratta di un’iniziativa di grande respiro, che racchiude molteplici valori: il coinvolgimento diretto degli studenti, lo scambio con un’istituzione di prestigio internazionale, un’opportunità di crescita artistica e professionale per i nostri giovani. È anche un investimento su collaborazioni che potranno proseguire e svilupparsi nel tempo.”
"È un grande onore e un’opportunità – ha affermato Mary Lou Aleskie, Howard Gilman ’44 Executive Director del Hopkins Center at Dartmouth - approfondire la nostra collaborazione con i prestigiosi Conservatori della Toscana— iniziata sette anni fa. È un’opportunità per i nostri studenti fare musica a fianco di giovani musicisti italiani che studiano per diventare tra i migliori al mondo. Collaborazioni come questa dimostrano come le arti possono unirci al di là confini nazionali.. Non vediamo l'ora di continuare il nostro lavoro insieme”.
“Questa iniziativa – ha aggiunto Anna Carli, presidente del Conservatorio Rinaldo Franci - mette insieme giovani di quattro conservatori toscani e di un conservatorio statunitense, che potranno suonare un brano di Mahler molto complesso. È una grande opportunità possibile solo perché l’Orchestra sarà composta da ben novanta elementi, ed è un’esperienza interessante perché gli studenti si ascoltano, si aiutano tra loro e si rispettano. Il valore di quest’iniziativa è anche quello di usare la musica come linguaggio di conoscenza e di pace.
L’impegno e la sinergia che abbiamo messo in campo mette insieme studenti e anche docenti dei conservatori in un progetto positivo e di crescita per tutta la Toscana. Il rapporto tra Siena e Dartmouth risale al 2018, questo ampliamento ad altre realtà della Toscana rappresenta un ulteriore passo in avanti, che si unisce all’impegno per i dottorati comuni e alla volontà di dare un profilo sempre più internazionale alla professione del musicista”.
“È un’occasione straordinaria – ha detto Carlomoreno Volpini, direttore del Conservatorio Franci - la forza dei quattro conservatori si sta materializzando sul territorio con questa opportunità per gli studenti di affrontare un repertorio straordinario come quello di Mahler, che prevede un organico straordinario. Credo sia una vittoria di tutti e quattro i conservatori e della Toscana, che ci ha appoggiato in modo importante".