Città insicure: Firenze peggio di Milano

Redazione Nove da Firenze

Firenze si posiziona in classifica al 106° posto sulla sicurezza, retrocedendo di due posti, un dato allarmante.

"Come opposizioni avevamo chiesto un consiglio comunale straordinario sulla sicurezza, ancora non è stato convocato -dichiara Alessandro Draghi, consigliere comunale di FdI- perciò lancio questa idea: organizzare per la prossima primavera 2026 gli Stati Generali della Sicurezza. Gli Stati Generali si riuniscono solitamente quando la situazione è grave e disperata ed è il luogo adatto dove ogni ente si può assumere le proprie responsabilità. Sarebbe l'assemblea ideale in cui dibattere sul tema, invitando a partecipare tutte le parti in causa: Ministero, Prefettura, Questura, Assessorato alla Sicurezza urbana, Polizia Municipale, Comitati di cittadini, Associazioni di Categoria, Società e cooperative di vigilanza privata".

“Garantire la vivibilità del centro storico attraverso un più adeguato controllo con l’impiego delle forze dell’ordine, specie laddove si sono manifestati episodi vandalici, di intimidazione e quindi criminosi nei confronti dei residenti e dei turisti. Ci sono zone della città che specie nelle ore serali appaiono particolarmente fragili, esposte di fronte a un accrescersi di atti vandalici, così come accaduto proprio ora all’Hotel Savoy, ma di cui è stata teatro più volte piazza Santa Maria Novella.

E’ quanto chiediamo all’amministrazione comunale di Palazzo Vecchio, pronti a un nuovo incontro per individuare le zone ritenute più a rischio, anche se già più volte ci siamo confrontati. Sappiamo quanto già viene fatto e gli impegni presi, ma va detto che è necessario aumentare i controlli, poiché non possiamo far considerare Firenze come una città a rischio, con il rischio di penalizzare chi la vive ma anche l’immagine della destinazione” Così il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi.

Da mesi ed in particolare nelle ultime settimane, con l’aggravarsi del fenomeno dei furti nel territorio grevigiano, il sindaco Paolo Sottani è impegnato ad intensificare il dialogo e i contatti con le forze dell'ordine con le quali la collaborazione è sempre stata proficua e costante ed ha manifestato in tutte le sedi preposte la necessità di potenziare l’attività di controllo e monitoraggio del territorio da parte degli enti competenti.

“Al Prefetto, che ricordiamo essere dipendente dal Ministero dell'Interno e dunque dal Governo, - commenta il sindaco di Greve in Chianti - mi sono già rivolto in maniera diretta, insieme ai colleghi dell’Unione comunale del Chianti, per incrementare la presenza dei controlli delle forze dell'ordine sul territorio. È stata sollecitata la convocazione di un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, l'organo della Prefettura che ha competenza in merito”.

“Il vero problema – continua - tuttavia risiede nella scarsità di risorse messe a disposizione delle forze dell'ordine, di cui vediamo gli effetti anche nel territorio grevigiano. L'Amministrazione Comunale continuerà a fare ciò che è nelle proprie possibilità chiedendo al Governo di assumersi le proprie responsabilità e agire per contrastare il crescente clima di insicurezza vissuto dai nostri concittadini. Da parte nostra affrontiamo senza soluzione di continuità le criticità che si presentano e si manifestano, di ogni ordine e grado. Ce ne occupiamo quotidianamente. Inoltre con i Comuni dell’Unione ci siamo attivati per ampliare le risorse destinate al servizio di Polizia locale”.

“Poiché ritengo che quella della sicurezza sia una priorità assoluta, - aggiunge il primo cittadino - auspico che tutto il Consiglio comunale lavori in modo unitario e costruttivo e continui a mostrare collaborazione e supporto per far fronte ad una criticità che non può essere risolta con le forze delle amministrazioni comunali che non hanno alcuna competenza in questo ambito”. “Chiedo dunque ancora una volta che il Ministero dell’Interno – conclude - faccia la sua parte e intervenga quanto prima su un tema di carattere nazionale per individuare soluzioni e condizioni che possano incrementare l’ordine pubblico anche nel nostro territorio”.