Chiusura sedi CONI in Toscana, c'è preoccupazione

Redazione Nove da Firenze

“Apprendiamo con non poca preoccupazione la notizia di qualche giorno fa che la sede provinciale del Coni a Rieti chiuderà i battenti dal primo gennaio 2026. Stessa sorte per la delegazione comasca. Anche per la nostra Toscana il futuro non è roseo. Le sedi di Arezzo, Livorno, Pistoia e Prato saranno dimesse, mentre quelle di Massa Carrara, Pisa e Siena verranno chiuse ma riallocate in altri spazi. Resterà invece aperta quella di Firenze, ma il quadro che si sta dipingendo ha tonalità davvero scure".

Così Lorenzo Masi (Capogruppo M5S al Comune di Firenze), che prosegue:

"Ne abbiamo chiesto conto oggi in Commissione Sport, alla quale ha partecipato il delegato provinciale del Coni Firenze Gianni Taccetti, che ha confermato quanto già era nell’aria.Sono tante, troppe le sedi che saranno colpite da questo provvedimento voluto dal Governo Meloni. Motivi di ottimizzazione funzionale ed economica, così specifica la proprietaria Sport e Salute, erede dell’ex Coni Servizi che gestisce oggi tutti i finanziamenti pubblici per lo sport e che in tutta Italia ha rilevato le sedi Coni e le ha in gestione.

Un’operazione quella in atto che metterà in ginocchio tante federazioni sportive, soprattutto quelle più piccole. Tra l’altro sulla società Sport e Salute ci sono molti interrogativi aperti.É stato L’Espresso in un articolo dell’11 aprile scorso che ha richiamato l’attenzione su una gestione che lascia poco spazio all’immaginazione: 2.500 consulenze assegnate in due anni, tre incarichi al giorno tutti pagati con soldi pubblici, per un giro di affari di 83 milioni di euro spesi ogni anno per portare avanti questa società.

La chiusura delle sedi Coni in Italia - prosegue l'esponente 5 Stelle - è un gravissimo colpo basso per lo sport e per tutto il movimento sportivo italiano. Saranno moltissime le società sportive penalizzate e a farne le spese sarà l’intero movimento associativo. Che fine faranno le federazioni sportive che non avranno più una sede in cui riunirsi?

E come verranno utilizzati da Sport e Salute i proventi derivanti dalla vendita delle sedi dismesse?Lo sport è vita, è salute, è futuro. Come MoVimento 5 Stelle diciamo no ad un’operazione che affosserà lo sport in tantissimi territori e a pagarne le spese saranno i nostri giovani”.