Chiesa e pedofilia, il caso italiano

Il libro unisce l’inchiesta dell’autore e gli atti, tradotti in italiano, del “processo”, terminato agli inizi di questo anno, dove la Santa Sede è accusata dalla Commissione Onu sui diritti dell'infanzia di non aver mai contrastato, con una politica adeguata, la pedofilia.

In “Chiesa e pedofilia, il caso italiano” L'asino d'oro edizioni, Federico Tulli, giornalista e direttore del Babylon Post, analizza l’origine di tanta reticenza da parte dei vertici della Chiesa e con l’aiuto di esperti che hanno tracciato il profilo del pedofilo, analizza una serie di atti criminali commessi in Italia, all’interno del sistema clericale, dal 1860 in poi.

L’Italia resta l’ultimo paese, di tradizione cattolica, dove Stato e Chiesa non hanno mai considerato di organizzare una commissione che studi le dimensioni di questo fenomeno. Finora i casi accertati di pedofilia clericale sono circa centocinquanta. Questo comportamento indica come il problema sia poco considerato dalle istituzioni laiche e religiose e che sia necessario far emergere pubblicamente le responsabilità di questi abusi contro esseri umani indifesi per credere veramente che la Chiesa sia a una svolta.

Con Federico Tulli, intervengono alla presentazione del libro “Chiesa e pedofilia, il caso italiano”, Elisabetta Amalfitano, docente di storia e filosofia, il magistrato Francesco Dall’Olio, Maria Gabriella Gatti, neonatologa e psicoterapeuta e il giornalista Gabriele Ametrano.

Venerdì 6 giugno 2014 ore 18.00

Federico Tulli, “Chiesa e pedofilia, il caso italiano”, L'asino d'oro edizioni

Libreria Ibs, via Cerretani 16/R, Firenze