Caos trasporti: gli artigiani dicono no al pedaggio in Fi-Pi-Li

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 23 lug. – "Una situazione così caotica sta impattando sulla vita di ognuno di noi e sulle nostre imprese: il rischio è che, in un contesto economico già complesso, ci siano danni irreparabili al tessuto produttivo toscano, di cui l'autotrasporto è componente indispensabile". 

A fronte di una situazione sempre più "caotica", l'invito alla Regione di Confartigianato Trasporti Toscana è di "aprire immediatamente un tavolo per la manutenzione e la programmazione dei lavori sulle infrastrutture", concertando "le nuove opere che non possono più attendere". "Ci aspettiamo – afferma il presidente fiorentino e regionale Tegas – una convocazione quanto prima per dirimere tutti questi problemi, con una sana pianificazione condivisa che parta da opere concrete e non da proposte tanto spot quanto irricevibili come quella del pedaggio sulla Fi-Pi-Li".

"Decisioni come queste – sostiene Tegas -, unitamente ai costi in rialzo, mettono a serio pericolo la sostenibilità del nostro settore, che rischia il collasso. Per questo motivo, la nostra associazione a livello nazionale sta chiedendo al Governo di prestare maggiore attenzione ai problemi del nostro comparto, soprattutto per le piccole imprese, che, a causa degli aumenti dei costi legati anche a questioni geopolitiche e a margini di guadagno sempre più ridotti, rischiano di chiudere".

"I dati mostrano un aumento medio del 5% dei costi dell’autotrasporto, pari a circa 6.000 euro in più all'anno per ciascun veicolo, escludendo i costi del lavoro dipendente e del carburante. A questa situazione generale si aggiunge la decisione della Regione Toscana di introdurre il pedaggio sulla Fi-Pi-Li solo per i mezzi pesanti. Questa decisione politica è per noi incomprensibile e colpisce ingiustamente la nostra categoria. Oltre a considerare questo provvedimento ingiusto e discriminatorio, lo riteniamo impraticabile e non risolutivo per i problemi dell’infrastruttura.

Da anni sosteniamo che la FI-PI-LI non può essere un’alternativa gratuita all’autostrada A11. Le due arterie servono territori completamente diversi e non è colpa del settore dei trasporti se lungo la FI-PI-LI si sono sviluppati numerosi insediamenti produttivi che necessitano dei trasporti su strada per sopravvivere. Potremmo anche accettare un pedaggio, ma solo dopo un serio programma di miglioramenti: non possiamo pensare che l'autotrasporto finanzi la Fi-Pi-Li" conclude Tegas.

"Con questa visione vetusta e miope la Toscana non ha molte speranze di crescita in un mondo che chiede comunicazioni affidabili e veloci: stiamo perdendo competitività giorno dopo giorno, perdiamo posti di lavoro e opportunità di sviluppo" spiega l'On. Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI. "Non solo, la Toscana – riflette -, da naturale ponte tra Nord e Sud, centro non solo culturale/artistico e naturale dell'Italia, sta diventando una barriera, un tappo.

Preoccupa parecchio l'evidente impreparazione di Giani, che non si è nemmeno documentato sul tracciato della Tav, o il silenzio tombale del nuovo sindaco di Firenze, la quale durante giorni d'inferno ha altro a cui pensare, evidentemente". "Manca – denuncia Mazzetti – una visione complessiva e a seguire una pianificazione chiara che tenga insieme ferro, gomma, trasporto aereo, gli aeroporti, verso la Toscana e dalla Toscana". "Avremmo una regione unica, tale perché è sempre stata una terra di scambio e un terreno per nuove sintesi e innovazione, soprattutto grazie agli imprenditori, perché la Toscana è anche terra d'impresa, ma ci troviamo, invece, con una Toscana frazionata in compartimenti stagni, isolata, senza una visione di sistema".

"Il governo di Centrodestra sta sbloccando molti cantieri e molte opere in tutto il Paese, perché le infrastrutture sono fonte di sviluppo nell'immediato e nel futuro, la Toscana non può essere il fanalino di coda. Dobbiamo fin da ora unire le forze, dal Centrodestra a tutta la società civile, affinché la regione più bella del mondo sia anche fruibile e competitiva", conclude Mazzetti.