Cani con senza fissa dimora: corso di formazione per gli operatori
Un approccio attento sia alla tutela dell’animale che al supporto e all’aiuto al reinserimento di persone vulnerabili. Così il Comune ha deciso di affrontare il tema dell’accattonaggio con animali e ha dato vita in collaborazione con la Asl a un progetto per aiutare gli animali a fianco degli homeless, senza privare i padroni di un supporto così importante come la vicinanza di un animale.
Per far questo la direzione ambiente e la direzione servizi sociali del Comune hanno pensato ad organizzare un corso di formazione per gli operatori che lavorano in strada delle varie associazioni del territorio affinché possano essere in grado, durante gli interventi in supporto ai senza fissa dimora, di capire se anche l’animale ha bisogno di aiuto e chiedere quindi l’intervento adatto. Il primo incontro di formazione si è svolto giovedì 15 maggio con una ventina gli operatori delle unità di strada che hanno partecipato.
Il direttore dell'Igiene Urbana e Veterinaria della Asl Toscana centro, Enrico Loretti, ha spiegato come capire se l’animale insieme al senza fissa dimora ha bisogno di cure e a chi fare la segnalazione. Il Parco degli Animali del Comune di Firenze farà da supporto nel caso di necessità di intervento e di cura.
“Abbiamo scelto la strada della vicinanza agli animali con i senza fissa dimora – ha spiegato la vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani – cercando di puntare all’aspetto umano per la persona che spesso ha solo l’animale che sta sempre al suo fianco come unica famiglia. L’idea è far riconoscere a chi lavora a fianco dei senza fissa dimora se l’animale ha bisogno di cure e di far intervenire il team in caso di necessità. Vogliamo puntare al benessere dell’animale e a quello della persona”.
“Il lavoro di prossimità è complesso e necessita di competenze sempre più specifiche per poter rispondere ai bisogni di chi vive in strada, magari con un animale con sé. - ha detto l‘’assessore al Welfare Nicola Paulesu - Abbiamo l’obbiettivo di formare gli operatori e di aumentare le competenze del sistema dei servizi, di fronte a situazioni che hanno la necessità di essere lette in modo corretto, nella prevenzione, nella cura della persona e dell’animale e a tutela di tutti i cittadini”.