Boboli gratuito per i fiorentini? Una risoluzione di Fratelli d’Italia

Redazione Nove da Firenze

La decisione di mettere a pagamento e con prenotazione obbligatoria il Giardino di Boboli anche ai residenti di Firenze suscita perplessità.

“Il luogo – sottolineano i consiglieri di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi – non è solo l’unico polmone verde della città nel centro storico, ma anche il parco che bambini e anziani frequentano abitualmente per le passeggiate del fine settimana. Chiedere un pedaggio pro capite diventerebbe una spesa ingiusta per le famiglie, che finirebbero per dirigersi altrove, svalutando uno dei grandi patrimoni culturali che abbiamo”.

Boboli è storicamente dei fiorentini e chiedere l’obolo è quanto di più assurdo si possa pensare. La protesta civile, quanto sentita delle famiglie fiorentine che ieri si sono ritrovate davanti all’ingresso, merita attenzione da parte del Comune. Come Fratelli d’Italia – concludono Jacopo Cellai e Alessandro Draghi – presenteremo subito una risoluzione per ripristinarne la gratuità per i residenti”.

"Da sempre il Giardino di Boboli rappresenta per i fiorentini, in particolare per gli abitanti dell'Oltrarno, non solo uno straordinario museo a cielo aperto, ma anche un polmone verde, in un'area che, per altro, ne è generalmente poco fornita -dichiara l'On. Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura- Nonostante i problemi oggettivi legati allo status del Giardino, negli anni scorsi siamo sempre riusciti a trovare una soluzione che permettesse ai fiorentini di godere di quello che sentono come un loro parco urbano.

Siamo consapevoli delle difficoltà ulteriori generate dalla pandemia, ma credo che vada cercato il modo per conservare questa tradizione. Per questo, anche dopo aver incontrato nei giorni scorsi i cittadini del Quartiere ed ascoltato le loro ragioni, presenterò un'interrogazione parlamentare al fine di lavorare per trovare un metodo che permetta sia la salvaguardia del bene ambientale, sia il mantenimento delle misure di sicurezza generate dalla pandemia, sia il diritto dei cittadini di godersi la frescura di Boboli".