Bestiario: Animali Sacri, espone Rita Pedullà
CasaAbitata, laboratorio visivo e galleria d’arte e design nel cuore di Firenze, inaugura sabato 6 dicembre alle ore 17.00 la nuova mostra personale di Rita Pedullà, Bestiario: Animali Sacri, che resterà visitabile fino al 10 gennaio 2026 nella sede di via Montebello 22-24/r.
Con questa esposizione, Pedullà, nota per la sua capacità di trasformare la materia pittorica in immagini cariche di simboli e risonanze emotive, propone un percorso poetico sul rapporto tra uomo e animale, tra simbolo ed esperienza sensibile, con una selezione di grandi opere su carta kraft e nera in cui le figure animali diventano strumenti per esplorare istinto, memoria, emozione, fragilità, slanci e libertà primordiale.
Nel corpo del suo lavoro, Rita Pedullà costruisce un vero e proprio bestiario emotivo, dove il tratto si alterna tra gesto istintivo e attenzione minuziosa, mentre macchie, colature, velature dorate e superfici nude rimandano tanto alla pittura rupestre quanto ai bestiari medievali e a una dimensione archetipica dell’immagine. “Ogni animale nasce da un’urgenza”, afferma l’artista. “Non li dipingo per raccontare loro, ma per raccontare ciò che in noi si muove quando li guardiamo”. Questi ultimi sono colti in un frame di movimento o nella quiete statica di chi osserva: non solo soggetti da ammirare, ma esseri che guardano noi con un rapporto di simpateticità, portando ognuno di noi a riconoscersi nelle loro libertà e nelle loro schiavitù, nei loro atteggiamenti e nelle loro fragilità.
“Chi sceglie di vivere a contatto con la natura sa, più di altri, che non passerà giorno senza un incontro speciale: una farfalla che si posa lieve, un falco che attraversa in silenzio il cielo blu, un cerbiatto che corre tra le vigne, un usignolo che canta nella notte… Ciascuno di questi animali porti con sé un messaggio: di forza, di speranza, di gioia, un segno da interpretare. Quando restiamo connessi all’universo, la vita si fa armoniosa, e la meraviglia torna a essere parte dei nostri giorni. In questa mostra gli animali dipinti sono creature sacre: a volte umane, a volte selvatiche. Li offro al vostro sguardo, perché possiate leggerci la vostra storia, la vostra emozione, la vostra interpretazione”, afferma Rita Pedullà.
Come in molte culture e religioni, gli animali sacri rivestono un ruolo speciale, spesso fungendo da collegamento tra l’umanità e il divino. La loro simbologia permette di esplorare virtù, vizi e forze naturali – dalla purezza della colomba al coraggio del leone fino all’ambiguità del serpente – trasformando ogni figura in un’icona aperta in cui osservazione, interiorità e materia cromatica si intrecciano, invitando lo spettatore a completarla con il proprio vissuto. La stessa carta su cui sono dipinti gli animali, nuda e con la sua superficie irregolare, evoca le pareti delle grotte preistoriche e le pagine dei bestiari medievali, sottolineando il legame tra memoria, simbolo e esperienza sensibile, e conferendo al bestiario di Pedullà una dimensione allegorica, poetica e profondamente umana.
Animali Sacri propone, negli spazi di CasaAbitata, anche le incisioni e acqueforti dedicate al mondo animale di Laura Felici e gli origami zoomorfi di Simone Popovich.
In occasione dell’inaugurazione di sabato 6 dicembre, il percorso di Animali Sacri si arricchisce delle composizioni sonore di Katia Presti, della lettura performativa di Alessia Mandola e delle animazioni di Martin Conradi, in una serata in cui linguaggi diversi si incontrano e si sovrappongono trasformando la galleria in un ambiente abitato da forme, simboli e suggestioni visive.
L’artista
Rita Pedullà nasce in Calabria nel 1966. Dopo il diploma in Arti Grafiche all’Istituto d’Arte di Firenze e gli studi in Scenografia all’Accademia di Belle Arti, si dedica inizialmente alla grafica, per poi concentrarsi esclusivamente sulla pittura dal 1992. Nel suo lavoro costruisce un linguaggio materico e simbolico, in cui le emozioni, i ricordi e la memoria si trasformano in immagini evocative. Ha esplorato temi legati alla natura, all’identità, al corpo e all’anima, sviluppando opere che riflettono stati d’animo, viaggi e momenti intimi.
Vive in un borgo del Chianti, dove trova il suo “rifugio creativo” e una profonda connessione con la natura. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia, ottenendo riconoscimenti come il Premio Arte Mondadori (2006) e il Premio Marchionni — sezione Grafica (2017), e le sue opere sono state acquisite da enti pubblici come la Corte dei Conti di Potenza. Il suo lavoro crea un immaginario coerente e riconoscibile, in cui la pittura diventa specchio dell’anima e della vita.
CasaAbitata
CasaAbitata, diretta dal graphic designer Andrea Del Sere, è galleria, laboratorio e spazio di progettazione che continua la sua attività ospitando mostre, incontri, workshop e progetti di ricerca capaci di mettere in relazione arte, design e sperimentazione. “Il nostro lavoro – spiega Del Sere – richiede la creazione di progetti dal contenuto artistico ed emozionale, coinvolgendo professionisti e artisti per dar vita a proposte che uniscono design, grafica, arte e ricerca visiva”. Nella nuova sede la galleria prosegue la sua vocazione come luogo espositivo, spazio di comunicazione e scuola di pittura con un calendario di mostre, presentazioni e attività dedicate al pubblico.
Casa Abitata:
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