Dopo la morte di Matteo si chiede nuovamente il defibrillatore in campo, subito!

Redazione Nove da Firenze

La morte tragica sul terreno di gioco del quattordicenne Matteo Roghi, riaccende l'attenzione sul caso dei defibrillatori in campo. E' successo ad Abbadia San Salvatore, il giovane si è accasciato poco dopo l'esultanza per il suo goal del pareggio. Giocava nel Foiano. Il consigliere regionale Paolo Marini (Federazione della Sinistra - Verdi) chiede di rivedere i tempi della legge per accorciare il termine entro il quale ci si dovrà dotare del Dae: “La morte del quattordicenne Matteo Roghi, ieri al termine della partita che aveva disputato a Abbadia San Salvatore, mi lascia sgomento.

In base alla cronaca riportata dai mezzi d’informazione, l’intervento dei sanitari è stato tempestivo ma a bordo campo non c’era il defibrillatore. La legge regionale, che abbiamo approvato da pochi mesi, per l’obbligatorietà dei defibrillatori presso ogni impianto e struttura sportiva pubblica in Toscana stabilisce che ci si debba dotare dello strumento salvavita entro il 1 gennaio 2015. E’ un tempo lungo del quale intendo chiedere la revisione per abbreviare le procedure e fare in modo l’obbligo di legge scatti prima di quella data.

Durante la discussione in commissione, a partire dalla proposta di legge presentata da me e dal consigliere Rossetti (Pd), fu stabilito di concedere tutto il 2014, così da consentire a società e impianti di reperire le risorse necessarie per adeguarsi e avere tempo per fare la formazione agli addetti. Sono dell’idea che bisogna procedere più alla svelta e che la Regione e il Consiglio Regionale debbano rimettere mano alle legge. Il costo di un defibrillatore è intorno ai mille euro, cifra minima se pensiamo che può salvare una vita”.