Fratelli d'Italia a Firenze: le prime 500 firme sono per le dimissioni di Monti

Redazione Nove da Firenze

Prima iniziativa pubblica per Fratelli D'Italia, debutto in via Roma a Firenze: primo gazebo prima raccolta di firme. Si inzia chiedendo le dimissioni di Mario Monti dalla carica di senatore a vita. Oltre 500 le firme raccolte in poche ore, ed anche i negozianti sono usciti in strada a firmare. “La gente ha voglia di partecipare e di dire la sua. Non ne può più di tasse e rincari – ha dichiarato il consigliere regionale del neogruppo Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi , presente al gazebo, promotore della raccolta firme per sostenere la causa antimontiana insieme a Giovanni Donzelli - “Monti avrà abbassato lo spread, ma anche il pil, i redditi delle famiglie e il numero di aziende attive.

E la gente non se ne scorda. Prima di candidarsi a premier del Paese- il Professore avrebbe dovuto dare un segnale di serietà e coerenza, rinunciando alla comoda – ma soprattutto sicura – poltrona di senatore a vita ”. “La volontà di Monti di non rinunciare alla carica di senatore a vita – proseguono Marcheschi e Donzelli – dimostra chiaramente che per il Professore l’impegno in politica parte dalla difesa dei privilegi e delle rendite di posizione, piuttosto che dalla capacità di mettersi al servizio del popolo e di sottoporsi al suo giudizio.

Se vuole fare politica, faccia come tutti scenda tra la gente e ci metta la sua faccia. Ovviamente deve dimettersi da Senatore a Vita e rinunciare alla tanto comoda poltrona”. “L’iniziativa di oggi pomeriggio in Piazza della Repubblica – continuano i due consiglieri - è stata un’ occasione importante per spiegare alla gente, incuriosita dal simbolo e dai braccialetti tricolore, che Fratelli d’Italia farà parte della coalizione di centrodestra insieme al PdL per battere la sinistra di Bersani e Vendola, ma con la volontà di esprimere un candidato premier diverso da Silvio Berlusconi, nel segno del rinnovamento. Nessuno mette in dubbio il ruolo di leader della coalizione in capo a Berlusconi, ma chiediamo al PdL di ripensare al candidato premier per favorire un salto generazionale e investire sul futuro del centrodestra e dell’Italia intera.

Noi proponiamo – concludono i consiglieri - un candidato energico, giovane, competente e onesto nella persona di Giorgia Meloni”.