Università e Regioni si danno la mano per la crescita del Paese

Redazione Nove da Firenze

”Oggi presentiamo il prodotto positivo di tempi difficili, la volontà di collaborare in maniera nuova fra regioni e sistema universitario nazionale per dare un contributo importante di innovazione bottom up, che parte dai territori, alle politiche nazionali in tema di alta formazione e ricerca”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega a Istruzione e Ricerca, introducendo a Roma una giornata di studio (“Territori, Università e ricerca. Le relazioni necessarie“) che si è aperta proprio con la presentazione di un protocollo d’intesa siglato fra Consiglio Universitario Nazionale e Conferenza delle Regioni. “Sui territori già esistono forme di collaborazione e dialogo fra atenei e governi regionali, ma oggi dobbiamo allargare il nostro orizzonte oltre i confini regionali: ci sono partite- ha aggiunto Targetti – come quella dei programmi europei della ricerca, che richiedono requisiti importanti per accedervi: una massa critica in termini di capacità di ricerca tale che per competere con successo non basteranno sinergie fra gli atenei regionali ma dovremo valutare e supportare parternariati ampi, transregionali e trasnazionali”. A giudizio della vicepresidente Targetti “è bene condividere buone pratiche e modelli di governance anche in materia di innovazione, diritto allo studio, istruzione tecnica superiore, sanità ed università che permettano di sviluppare una strategia efficace nell’ambito dell’alta formazione e della ricerca.

Perché in regine di economia della conoscenza questo vuol dire giocarsi il futuro.” Nel corso dell’incontro – che si è svolto presso il Ministero Istruzione, Università e Ricerca – sono stati affrontati alcuni fra i temi funzionali al concreto avvio delle attività previste dall’accordo fra regioni e Università: diritto allo studio, rapporto tra autonomia didattica degli atenei e coordinamento regionale dell’offerta didattica, dottorati di ricerca, formazione post laurea e apprendistato, fondi strutturali comunitari e fondi regionali a sostegno dell’innovazione e della ricerca.