Piazza della Signoria, scatta la guerra del cotto

Redazione Nove da Firenze

Ha fatto ancora una volta centro il primo cittadino di Firenze Matteo Renzi. In consiglio comunale si è lasciato ''sfuggire'' quella frase sulla ripavimentazione in cotto di piazza della signoria e così in un solo istante tutta la relazione sul rilancio culturale della città è finita nell'ombra. Notti bianche, eventi, caffè letterari, arte contemporanea accanto all'edilizia popolare, gestione di eventi, teatri da completare, forti da riaprire.. il cotto batte tutti e tutto. C'era stata anche una stoccata di Renzi al Litfiba Piero Pelù che aveva avuto l'ardire di criticare l'estate fiorentina "Mi dispiace - ha detto il sindaco in consiglio - anche perché mi pare che quella organizzata da lui sia costata di più e sia venuta peggio della nostra".

Ma il cotto con le travi a vista ha un fascino superiore. "Scusate ragazzi, ma questa è off records - dichiara il sindaco a pochi istanti dalla relazione sulla cultura tenuta in consiglio comunale - mi è sfuggita la battuta sul cotto. Non era prevista. non mi andrebbe neppure di parlarne perché preferisco che la gente sappia di quello che possiamo fare concretamente e non dei sogni messi in cantiere". Già, ma oramai... Peccato che pochi istanti prima parlando dei rosiconi che polemizzano su tutto, anche su uno stile un po' leggero votato a fare marketing istituzionale il sindaco si sia lasciato andare ad un "Fatevelo dire da uno che è appassionato della materia, il marketing serve..".

Appunto. "Fine dì ricreativo, principia ì curturale" avrebbe urlato un giovanissimo Sergio Forconi nella pellicola di Roberto Benigni Berlinguer ti voglio bene. Il dibattito è partito sui social network e non accenna a smontarsi. Dopo la possibilità di realizzare la facciata di San Lorenzo con il marmo avanzato a Michelangelo, ecco il nuovo argomento di discussione. Riportare la piazza ai tempi del Savonarola. "Le radio e la stampa fiorentina interrogano i cittadini di Firenze sull'ultima proposta provocazione del Sindaco.

Ma tutto ciò è avvilente - commenta Luca Pasqualetti Funzione Pubblica CGIL Firenze - Mentre centinaia di lavoratori e lavoratrici dei servizi scolastici e dell'assistenza domiciliare sono in attesa di risposte per il loro lavoro, per essere rassicurati sulla tenuta dei servizi costantemente tagliati, i nostri Amministratori pensano bene di spendere i soldi dei contribuenti non nei servizi per i cittadini, ma, nella migliore delle ipotesi, per rifare il look ad un pezzo della città. Addirittura offensivo notare che i nostri Amministratori, Sindaco in testa, non si riservano nemmeno 5 minuti per rispondere a tutte le richieste di incontro, anche recenti e recentissime, per conoscere le sorti dei servizi scolastici e dell’assistenza domiciliare dati in appalto e dei lavoratori, molti dei quali già in cassa integrazione da alcuni mesi.

A questa vergogna non possiamo che rispondere organizzando la protesta: se non possiamo conoscere cosa si vuol fare, se ci viene preclusa qualsiasi informazione, se non possiamo rappresentare le nostre preoccupazioni e ragioni, se non possiamo proporre le nostre soluzioni, non ci rimarrà che protestare contro la completa sordità degli Amministratori e della politica". AntLen