Targetti dal ministro Profumo: “Impressione buona sul rilancio Stato-Regioni"

Redazione Nove da Firenze

“Abbiamo avuto la buona impressione che il nuovo ministro dell’Istruzione voglia operare per un forte rilancio nella collaborazione con le Regioni”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e coordinatrice della Commissione che in Conferenza Regioni si occupa di scuola, dopo essersi incontrata questa mattina, al ministero, con Francesco Profumo neo-ministro dell’Istruzione. Con Stella Targetti era presente il vicecoordinatore Gianni Rossoni, assessore all’Istruzione in Regione Lombardia.

Il ministro – prosegue Targetti – ha dato la sua disponibilità a incontrare l’intera Commissione formata da tutti gli assessori regionali competenti per istruzione, formazione, lavoro e ricerca. “Abbiamo volentieri preso atto della disponibilità a collaborare con le Regioni fino alla rimessa in gioco dell’attuazione del Titolo V che, sulla scuola, prevede il passaggio alle Regioni di funzioni importanti, come la gestione degli organici, ora in capo agli Usr”. Durante l’incontro, oltre al rilancio del Titolo V della Costituzione, sono state affrontate vari argomenti: sostegno all’autonomia scolastica, istruzione tecnica superiore, dimensionamento, criteri di riparto degli organici, valutazione di sistema.

In particolare si è parlato di edilizia scolastica, aspetto – prosegue Targetti – “su cui il ministro si sta spendendo molto per trovare una soluzione alla mancanza di risorse. Il tentativo é utilizzare verso investimenti in nuove scuole i possibili risparmi derivanti dalla riqualificazione energetica degli edifici esistenti”. Toccato anche il tema caldo del dimensionamento con l’impegno di un nuovo incontro tecnico, a breve, per approfondire l’impatto della legge di stabilità sulle scuole secondarie superiori.

Sulle scuole di primo grado – nota Stella Targetti – la proposta della Conferenza Regioni è stata parzialmente accettata (“la sostanza di tutti i punti è stata accolta, tranne la previsione della possibilità di raggiungere gli obiettivi in tre anni. Su questo è ancora necessario dare spazio al confronto”).