Ambulanti, il Comune disposto a mantenere i posti di lavoro

Redazione Nove da Firenze

Ambulanti, residenti e persone coinvolte nella rivoluzione di San Lorenzo nuovamente riuniti in Palazzo Vecchio per dare un senso alle dichiarazioni dell'Amministrazione che vorrebbe azzerrare le licenze ed avviare una riassegnazione dei posti votata alla tutela del decoro, ad una maggiore qualità della merce esposta, alla vivibilità della zona ed al rispetto delle regole. La battuta di Matteo Renzi sul referendum popolare per decidere se fare o meno la facciata di San Lorenzo seguendo il progetto incompiuto di Michelangelo, che ha attirato l'attenzione delle ultime ore, sembra aver avvilito fortemente i commercianti che sbuffano sull'argomento ed allargano le braccia. Si era parlato di azzeramento delle licenze che avrebbe riguardato tutto il settore dell'ambulantato, segnato fortemente a detta del sindaco da "Irregolarità che consentono a pochi di non fare niente e vivere di rendita attraverso il subaffitto dei banchi, senza neppure curarsi di pagare il suolo pubblico".

Ne è emersa una figura oscura ed inquietante dell'ambulante medio, che non è piaciuta affatto alla categoria che rivendica il ruolo di attrattiva turistica e di fulcro economico per la città. Aggiungendo poi che un regolamento ad hoc esiste già e prevede il ritiro della licenza per chi non paga il suolo pubblico. Dario Nardella , vice sindaco ed assessore alle attività produttive, nel corso dell'incontro rimanda a dopo agosto una nuova concertazione con San lorenzo, mentre per il 2 agosto è previsto un incontro su San Firenze e Santa Maria Novella.

Nel merito si limita a ricordare come tutto sia ancora da discutere dichiarando che il discorso delle concessioni è attualmente fermo. Un passo indietro da parte dell'Amministrazione? "No, non è un passo indietro - risponde Nardella - se vi saranno i requisiti da noi richiesti punteremo alla tutela dei posti di lavoro, non vogliamo certo mettere in difficoltà onesti lavoratori. Però non prescindiamo sui criteri di assegnazione, qualora non si trovasse un accordo, che dovranno puntare alla qualità della merce ed al decoro urbano, non solo all'onestà di chi per anni ha gestito il banco" Gianluca Naldoni di Confesercenti si dichiara soddisfatto: "Rispetto a quel che abbiamo sentito nei giorni scorsi è un bel passo avanti, adesso si tratterà di capire come poter fare per venirsi incontro.

Noi non prescindiamo sul mantenimento dei posti" di Antonio Lenoci