Attrici per una sera in nome della libertà

Redazione Nove da Firenze

Una serata molto intensa quella di ieri trascorsa fra le mura della casa circondariale femminile di Empoli. Per una sera le detenute sono diventate attrici e hanno messo in scena con grande passione lo spettacolo Rosa Rosso ispirato alle opere “Mariana Pineda” e “Donna Rosita Nubile” di Federico Garcia Lorca, l’autore che per eccellenza descrive donne attagliate dal dubbio, dalle ansie, alla continua ricerca della libertà. Lo spettacolo è stato il punto finale del percorso teatrale realizzato da Maria Teresa Delogu e Rossella Parrucci, operatrici di Giallo Mare Minimal Teatro, nell’ambito del progetto regionale Teatro Carcere.

Hanno partecipato circa cento persone. La serata è stata aperta dai saluti della direttrice Margherita Michelini, la quale dopo 14 anni lascia la casa circondariale di Pozzale per andare a dirigere l’istituto “Mario Gozzini” di Firenze. Emozionata ha voluto ringraziare tutti i collaboratori e le operatrici di Giallo Mare, che negli anni hanno realizzato un progetto ritenuto fondamentale per le detenute. Quattordici le donne impegnate, dodici in scena, due dietro le quinte, in una performance che ha divertito, fatto riflettere, emozionato.

Con un linguaggio a volte scanzonato e comico, a volte più poetico, le protagoniste hanno raccontato, a modo loro, le storie di Marianna e Rosita, colpevoli di essersi innamorate dell’uomo sbagliato, ma capaci di un orgoglioso riscatto finale. Al centro dello spettacolo la ricerca della libertà e dell’autenticità del nostro essere, traslate dalle opere di Garcia Lorca alla realtà. A chiudere lo spettacolo un lancio di palloncini rossi, metafora di libertà, le lacrime delle attrici e la commozione di chi ha assistito, lunghi applausi e parole di ringraziamento da parte delle detenute che per una sera, grazie al teatro, si sono sentite libere.