Fukushima: contaminati dalle radiazioni

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE– Prima la scossa di 8,9 gradi a 130 km nel Pacifico. poi il crollo della diga. Ora l'emissione radioattiva dalla centrale atomica. Sale così a 210.000 il numero delle persone evacuate nel territorio circostante la centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Si fa sempre più drammatico il bilancio dei morti del terremoto e poi dello tsunami, che ieri hanno devastato il Giappone: è stata travolta una nave con cento persone a bordo. Centinaia di morti sulle spiagge. Paese in tilt.

Ma i dispersi sarebbero 10 mila. Si ipotizza persino lo spostamento dell'asse di circa 9-11 centimetri. La Protezione civile toscana è pr onta ad accogliere eventuali richieste di aiuto e intervento che potranno giungere per fare fronte alla drammatica situazione determinata dal terremoto e dallo tsunami che hanno colpito il nord del Giappone. Gli uffici regionali sono in contatto con la Protezione civile nazionale, da cui, nell’ambito dell’attività di coordinamento svolta a livello europeo dal Mic (European Commission Monitoring and Information Centre), potranno arrivare le indicazioni operative. "Il governo italiano fermi la corsa al nucleare, pericoloso e costoso, e dia forza alle energie rinnovabili, i cui impianti possono essere - se non usati in modo speculativo - rispettosi dell'ambiente e della salute delle persone".

E' il messaggio che Ornella De Zordo della lista di cittadinanza perUnaltracittà lancia il giorno delle manifestazioni di piazza della società civile, che anche a Firenze hanno coinvolto quasi 10.000 persone. "L'articolo 32 della Costituzione parla chiaro: 'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività'. E' ovvia, quindi, una scelta capace di affossare l'opzione nucleare, considerato quello che sta succedendo dopo l'esplosione della centrale nucleare di Fukushima in Giappone.

Immaginatevi se la stessa cosa avvenisse in Italia, paese altrettanto sismico. Ancora una volta è successa una tragedia, in genere assolutamente inimmaginabile per i cosiddetti esperti." "L'invito a cancellare l'opzione nucleare è rivolto anche a tutte le italiane e gli italiani che in primavera saranno chiamati alle urne per esprimersi sul tema grazie al referendum. E' necessario andare a votare in massa, l'obiettivo è che votino 25 milioni di persone, per dire Sì allo stop delle politiche nucleari del governo Berlusconi."