Chiusura ufficio postale: Pelago non ci sta

Redazione Nove da Firenze

Parole chiare quelle del primo cittadino di Pelago, Renzo Zucchini: “Vi chiediamo di fornire a noi e ai cittadini colpiti da tale disagio delle valide motivazioni alla chiusura del suddetto sportello e alla scelta (a parer nostro sbagliata) di appoggiare le funzioni del servizio a Rignano sull’Arno, anziché a Donnini. La informiamo nuovamente che Sant’Ellero è un centro abitativo diviso tra i comuni di Pelago e Reggello e molto lontano da entrambe le sedi comunali: tutti i servizi in quest’area pertanto assumono il carattere di essenzialità.

Chiediamo tempi certi per la riattivazione del servizio, auspicando la risoluzione dei problemi che hanno causato la chiusura, agli occhi dei cittadini immotivata, dell’ufficio”. Sull’argomento è intervenuto anche l’Uncem Toscana (che rappresenta 160 comuni montani) che con il suo presidente Oreste Giurlani ha stigmatizzato il comportamento delle Poste che sono anni che porta avanti una politica di tagli, impedendo ai cittadini di utilizzare servizi essenziali. “Il danno - dice Giurlani - è evidente sopratutto per le persone anziane, ma anche per le imprese, dal momento che in montagna sono quasi tutti piccoli comuni con grande territorio, senza sportelli bancari e quindi forti utilizzatori di uffici postali.

Sarebbe ormai tempo - conclude Giurlani - che Poste spa si convincessero che l’ufficio postale è un servizio sociale dal quale non si può prescindere”. nella foto, l'interno di un ufficio postale