I beni culturali hanno un archivio audiovisivo digitale: a Firenze

Redazione Nove da Firenze

“Per Firenze e per la Toscana non c'è iniziativa più adatta di questa: la scelta è non solo ragionevole ma soprattutto azzeccata. Ma anche in questo settore dobbiamo evitare il rischio di restare schiacciati tra le rivendicazioni di un nord che chiede sempre maggiore spazio e di un Sud che reclama più attenzione”. Così Enrico Rossi, presidente eletto della Regione Toscana intervenendo a Firenze – nel corso degli Screenings organizzati da Rai Trade, la società che si occupa di valorizzare il patrimonio intellettuale Rai - alla presentazione del progetto per il primo archivio audiovisivo digitale dei beni culturali e paesaggistici. Presso la sede Rai di Firenze sarà infatti costituito un centro di eccellenza per catalogare e realizzare contenuti editoriali audio-video e crossmediali sui beni artistici e culturali italiani.

Una iniziativa che associa Regione Toscana e Comune di Firenze con Rai e Rai Trade. “E' il risultato di un lavoro comune iniziato mesi fa – ha precisato Rossi – con l'obiettivo di recuperare alla produzione una sede Rai importante come quella fiorentina e sviluppare, in Toscana, un settore innovativo e strategico da immettere poi sui mercati nazionali e internazionali: si vuole infatti costruire quello che sarà il più grande e completo archivio audiovisivo sul patrimonio artistico e paesaggistico italiano”. Già oggi, a Firenze, ai compratori internazionali presenti (erano oltre 200 in rappresentanza di società produttrici e distributrici di 70 Paesi di tutto il mondo) sono stati presentati i primi format dedicati al turismo (strade del vino, grande cucina italiana), alla storia (grandi avvenimenti italiani e internazionali) e all'arte (videoguide museali).

A fianco dei titolari dei maggiori archivi privati toscan i (Alinari, Giunti, Scala Group e la stessa Rai rappresentata dal presidente Paolo Galimberti e dal consigliere Giorgio Van Straten), Enrico Rossi ha anche auspicato un rinnovato utilizzo della sede Rai toscana per quanto riguarda tre ambiti: la ripresa della produzioni radiofoniche, la promozione di un format di Tg culturale, un utilizzo come sede di formazione per nuove professionalità nel settore dei media. “Come Regione – ha concluso Rossi – siamo interessati a lavorare in questa direzione e ci impegneremo per aiutare la Toscana e Firenze a riassumere un ruolo di rilievo nazionale in un settore creativo e creatore di ricchezza e di nuova occupazione”. di Mauro Banchini