Autodemolizioni Dolfi, una mano allo sport pistoiese

Redazione Nove da Firenze

Una mano allo sport pistoiese. Dopo aver collaborato con il mondo del pallone (Pistoiese), della pallacanestro (Pistoia Basket 2000) e soprattutto del calcio femminile (qualche anno fa fu primo sponsor del Real Aglianese), Autodemolizioni Dolfi, azienda leader del settore di demolizione e smaltimento dei veicoli a motore, entra nel calcio maschile e nella pallavolo femminile, supportando Sporting Casini e Progetto Volley Bottegone.

Lo fa in un periodo delicato, di emergenza sanitaria, in controtendenza rispetto ad altre imprese che, approfittando del momento, si defilano.“Siamo contenti di aiutare lo sport e in special modo quello più povero di risorse – sostiene Cristina Dolfi, che assieme al fratello Paolo gestisce l’azienda di Canapale, fondata 64 anni fa dal babbo Giampaolo –. In questi mesi terribili, di pandemia di Covid-19, il Paese vive una situazione difficilissima e non solo dal punto di vista sanitario.

L’economia e lo sport, ad esempio, sono due settori in forte, fortissima sofferenza. È il momento della coesione, di darsi una mano: ecco la nostra decisione di sostenere un paio di realtà meritevoli quali Sporting Casini e Progetto Volley Bottegone. Il nostro nome comparirà sul pulmino della società quarratina e sulle maglie della squadra pallavolistica under 14. Dilettanti e giovani, due modi sani di fare sport. Ci auguriamo che possano presto tornare sui campi da calcio e in palestra”.

Il marchio Autodemolizioni Dolfi non è legato soltanto allo sport di Pistoia e dintorni. Da sempre è vicino, in particolare con Cristina, ai nostri amici a quattro zampe.“Se potete, state accanto allo sport e ai piccoli animali, che ci stanno facendo compagnia in questa fase di emergenza. Sono preziosi – chiosa Cristina Dolfi –. Se potete, aiutate chi li supporta. È da anni che dono cibo e oggettistica alle Guardie Zoofile dell’Enpa, all’Oipa di Pistoia e al Rifugio del Cane, di Via Agati 15 a Pistoia.

Chi se la sente e può faccia altrettanto, perché queste e altre strutture hanno davvero bisogno”.