Autobus a Firenze: tra aggressioni e cellulari la paura di settembre
La presentazione dell'ennesimo ricambio mezzi all'interno della flotta fiorentina avrebbe dovuto distendere gli animi ed abbassare i toni, garantendo uno sguardo positivo verso il futuro. Non è andata così."Abbiamo i mezzi più giovani d'Italia, circa 7 anni di anzianità contro i 14 della media nazionale" ha sottolineato Mazzoncini Ad Rfi, ma la notizia è stata soffocata dalla lotta intestina che continua a vedere autisti, azienda ed amministrazione procedere su binari separati.La preoccupazione intanto aumenta: settembre si avvicina e la mobilità, oggi precaria a causa dei numerosi cantieri estivi, non può contare ancora sul quel piano straordinario a lungo richiesto dagli addetti ai lavori e, forse, anche dai cittadini che alla ricerca dei vertici aziendali preferiscono parlare a tu per tu con gli autisti.Palazzo Vecchio ha puntato il dito sugli "autisti scorretti", lo ha fatto il sindaco Dario Nardella dal palco del piazzale Michelangelo accusando duramente chi usa il telefonino alla guida ed ha rincarato la dose l'assessore Stefano Giorgetti.I diretti interessati hanno replicato accusando il colpo e ricordando le innumerevoli manifestazioni di disappunto nella gestione del servizio, dai tempi di percorrenza alle difficoltà di guida nell'area fiorentina.La Filt CGIL Area Metropolitana Firenze Prato Pistoia ritiene che "tale stato di cose non possa essere addossato al personale autista che guida i mezzi di tutte le aziende che operano nella città di Firenze.
Oggi più che mai c'è la necessità di provvedimenti mirati che vedano il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori che ogni giorno vivono il traffico cittadino, e come gli utenti ne subiscono i disagi", a dirlo è Andrea Gambacciani, Segretario Generale Filt CGIL FI PO PT. Gambacciani aggiunge: "Tali disagi in questi mesi hanno visto l'aumento delle aggressioni, non solo fisiche ma anche verbali, agli autisti. Riteniamo che questo stato di cose non sia più accettabile.
A settembre con la riapertura delle scuole la viabilità cittadina sarà ulteriormente congestionata, per questo con gli altri sindacati abbiamo chiesto un incontro urgente al Comune di Firenze e alla Città Metropolitana - congiuntamente alle aziende Ataf, Busitalia, Linea e Gest - per definire un piano straordinario per la viabilità, che tenga conto anche degli organici necessari, al fine di migliorare il servizio in previsione della riapertura delle scuole a settembre".Anche la RSU Ataf è intervenuta "L’assessore, forse risentito per non essere stato invitato alla grande festa di inaugurazione dei nuovi bus, avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni: secondo lui la colpa di tutto il disagio che il trasporto pubblico sta passando, è da addossare agli autisti che, da veri delinquenti, guidano in maniera inadeguata, con velocità da formula 1 e nel frattempo, riescono a telefonare, mangiare, fumare, bere, incontrare amici etc etc"."Non siamo certo noi che vogliamo difendere a tutti i costi eventuali autisti che durante il loro lavoro si comportano in maniera inadeguata, ma questi casi si contano davvero sulle dita di una mano e qualche dito avanza.
Da questo, a sparare su tutta la categoria, ci passa però molto. La quasi totalità di noi riesce in maniera impeccabile a portare a termine il proprio turno, nonostante le strade piene di buche e le sospensioni dei bus inesistenti, nonostante gli slalom necessari per evitare gli ostacoli improvvisi e l’impianto frenante magari non troppo a posto, nonostante i tempi di percorrenza ridicoli e la necessità del recupero psicofisico che ogni autista dovrebbe avere per svolgere al meglio il proprio lavoro.
Parliamo piuttosto di organizzazione inadeguata da parte di chi amministra la città con l’aiuto della nostra azienda che ha come scopo soltanto il profitto e non il buon trasporto pubblico... parliamone ad un tavolo, come dice Giorgetti, ma non fermiamoci alle parole.Impariamo piuttosto ad ascoltare i consigli di chi la strada la vive tutti i giorni alla guida di un mezzo pubblico ed abbandoniamo l’arroganza del “so io come si fa” perché da una scrivania, la visuale non è la stessa che si gode dal sedile di un bus.
Sempre disponibili a ricevere qualunque tipo di formazione che possa far crescere la nostra professionalità, ma non ci stiamo a fare da capro espiatorio agli sperperi dei nostri amministratori. Ognuno si prenda le proprie responsabilità, compresi quei due autisti che si comportano in maniera scorretta!".La Segreteria FIT-CISL evidenzia "Alzare il tiro su una categoria di lavoratori, è scorretto e non rende giustizia a coloro che, con il massimo sacrificio fisico e psicologico, si sforzano per mantenere la calma in una città nevrotica e troppo spesso invivibile per la mancanza di senso civico e di controllo. L’indisciplina generale e la cantierizzazione imperversano. Tra i problemi c’è la sicurezza a bordo dei mezzi: sarebbe stato più sensato ipotizzare la presenza delle forze dell’ordine a bordo dei bus, non tanto per controllare gli autisti, ma piuttosto per garantire la sicurezza di ogni cittadino!"
"Bisogna ripristinare una viabilità più controllata, specialmente sui percorsi dei servizi pubblici, pianificare tempi di percorrenza delle corse che siano praticabili e bisogna riorganizzare il servizio in modo più funzionale a questa situazione di emergenza. Il resto sono parole. Necessario convocare urgentemente un tavolo congiunto dove analizzare i problemi per davvero, cercando le soluzioni più idonee e valutando attentamente le proposte coraggiose e lungimiranti che provengono dai lavoratori del settore" è la richiesta urgente da parte del Segretario Aziendale FIT-CISL, Gianluca Mannucci.