Amo l'Italia, Spot Shock: Alex sarebbe stato richiamato da Matteo Renzi

Antonio Lenoci

Lo spot realizzato dal Ministero dei Beni Culturali guidato da Dario Franceschini, getta Firenze nell'incredulità.Dopo aver manifestato per anni la pericolosità di sporgersi dal parapetto fino ad ipotizzare ringhiere che tenessero i giovani lontani dalle pigne 'prendisole', arriva la consacrazione del pericoloso malcostume attraverso Alex e le sue amiche.Il sindaco Renzi non lo avrebbe mai permesso, lui che attraversava Santa Trinita invitando i turisti a sollevarsi dai parapetti.."L'ex vicedisastro - scrive su Facebook Jacopo Cellai, consigliere comunale di Palazzo Vecchio - come lo chiamava una volta Renzi che poi lo ha nominato ministro è un colpo da maestro. Alex, il protagonista maschile, prima concede felicemente il suo braccio ai piccioni a Milano, poi lancia le scarpe in aria e cammina senza, insomma si intuisce che si tratta di un tipo evidentemente in gamba. E infatti, alla fine, Alex salta come un canguro sulla pigna del ponte Santa Trinita per raggiungere le sue due amiche ivi tranquillamente distese. Un finale straordinariamente intelligente per invitare i giovani a venire a Firenze a fare la stessa cosa che tanto mica è pericoloso no? Tanto se cascano nell'Arno arrivano Renzi e Franceschini a ripigliarli vero?".Lanciato in queste ore dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo si intitola Amo l'Italia, ed è stato realizzato da Rai tv e vede come protagonisti tre giovani stranieri in viaggio in Italia tra Roma, Bologna, Milano, Napoli e Firenze

 "Amo la vita, amo l’Italia. Dunque, l'eterno tema della "dolce vita" e della "vertigine di bellezza" che ritorna per promuovere il Paese. Alex - il ragazzo protagonista - vuole trasferirsi in Italia, conquistato dai sapori, dagli odori, dall'aria che respira. Coraggiosa la scelta di mostrare più lui e le due ragazze rispetto alle meraviglie del Paese, che fanno solo da sfondo (il mare e la montagna, per esempio, si vedono soltanto per pochi secondi): è la tattica del "video emozionale", che vuole lasciare un ricordo positivo più che far vedere le bellezze reali del luogo in oggetto" è la recensione del Touring Club Italiano.