''After Utopia'' al Centro Pecci di Prato

Redazione Nove da Firenze

Sarà inaugurata alle ore 18 di oggi, sabato 24 ottobre, per restare aperta al pubblico fino al prossimo San Valentino (14 febbraio 2010), tutti i giorni escluso il martedì, dalle 10 alle 19 la mostra "After Utopia - A view on Brazilian contemporary art", curata da Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria per il Centro Pecci di Prato. La mostra indaga una dimensione peculiare della scena creativa brasiliana, selezionando opere di ventisette artisti che rendono l'arte un terreno di scambio.

Una sospensione di tempo e spazio dove l'unica chiave d'accesso è la nostra modalità di interrelazione con essa. Il percorso espositivo analizza l'arte brasiliana come se fosse un riflesso della propria identità d'origine, un effetto che ha superato qualsiasi stereotipo stabilito e poi conferito dalla cultura europea. La mostra trae spunto dalla metafora e dalla realizzazione di una delle più grandi utopie mai concepite: la città di Brasilia. Un posto senza luogo che ha visto l'idea di una élite diventare un centro di potere reale.

Brasilia è stata concepita come il punto di contatto tra il Brasile Arcaico e quello Moderno, che però restano ad oggi ancora sconosciuti e incompresi. Ma Brasilia in quanto tale non sarà oggetto della mostra. Lo sviluppo della sua utopia, attraverso l'ultimo progetto firmato da Oscar Niemeyer, diventerà un modo per comprendere come l'arte contemporanea brasiliana rappresenta lo spazio. Facendolo diventare un simbolo del futuro pianificato e superato, un luogo che trasforma il tempo. Da Helio Oiticica a Waltercio Caldas, da Cildo Meireles ad Ernesto Neto, da Laura Vinci ad Andrè Komatsu gli artisti selezionati ripropongono un'utopia brasiliana non così com'è stata concepita, ma in uno stato di superamento e di uscita da essa.

In questo luogo l'arte sarà un'utopia risolta, pronta a tornare il progetto di una città apparente, un luogo irrealizzabile che si solidifica su un supporto, attraverso principi universali. Quel che rimane dopo l'utopia è dunque il luogo dell'assenza, di ciò che è per sottrazione, perché il raggiungimento di un'idea oggi non presuppone più attesa, speranza e perfezione. L'arte contemporanea brasiliana sviluppa oggi una differente utopia non più come progetto di autori, ma come processo estetico che combatte per la sua affermazione, per la sua liberazione, la sua rappresentazione terrena e la costruzione di una nuova società di giustizia e di un'uguaglianza di idee.

Quella stessa società che non verrà più trasformata dal progetto di un autore, ma solo da un largo movimento interiore. L'utopia dopo se stessa, al di là delle proprie convinzioni, deve rimanere un fattore della storia, un moto creativo-eversivo che intacca la storia stessa e i suoi meccanismi; mentre l'ideologia che l'accompagna si trasforma in dispositivo di conservazione. Oggi il Brasile posto di fronte al modello massificante americano ha esaltato la ricchezza della propria diversità.

Differenze ambientali, sociali e politiche contenute proprio all'interno dei suoi stessi confini. After Utopia, in questo processo, rappresenta un'unità di tempo e di spazio utili a far comprendere come la rappresentazione, sulla scena dell'arte brasiliana, si stia liberando dalle alienazioni e dalle contraddizioni che dividono e intaccano la sua libertà nativa. Artisti selezionati