Piagge: Week-end con Dori Ghezzi, don Andrea Gallo venerdì e sabato al centro sociale il Pozzo

Redazione Nove da Firenze

Ci saranno tra gli altri anche Dori Ghezzi, Maurizio Maggiani, don Andrea Gallo e Carla Corso, alla giornata organizzata sabato alle Piagge dalla Comunità e dedicata “A tutti quelli che viaggiano… in direzione ostinata e contraria”. Per Alessandro Santoro si tratta di «un invito speciale alla città, per coloro che sono indisponibili ai compromessi, alle mezze misure, ai qualunquismi, agli opportunismi e per questo pagano il prezzo dell’emarginazione, dell’esclusione, del marchio di speciale disperazione.» Sarà anche l'occasione per festeggiare la neoleletta consigliera al Quartiere 5 Adriana Alberici, fondatrice del microcredito piaggese e attiva nella lista Per Unaltracittà. La giornata è dedicata all'indimenticabile Fabrizio De André, che sarà ricordato con un concerto dei Kinnara, uno dei gruppi più originali e che meglio ha saputo interpretare le canzoni di De André.

Ci saranno oltre alla compagna di Fabrizio, Dori Ghezzi, molti dei tanti amici che hanno condiviso con lui un'esistenza libertaria e fuori da ogni schema imposto dal pensiero unico dominante: dallo scrittore Maurizio Maggiani al prete genovese Andrea Gallo; dalla Comunità Rom a Benito Fusco dell'eremo di Ronzano; da Carla Corso, fondatrice del Comitato per i diritti civili delle prostitute fino a Romano Giuffrida, biografo e amico di De André.
Venerdì sera ci sarà un prologo con video e immagini di Fabrizio de André e la compagnia di tutti coloro che singolarmente o in rappresentanza di “comunità resistenti” vorranno condividere insieme la serata.

Sarà anche possibile passare la notte al centro sociale in attesa del sabato quando sarà possibile partecipare a “Senza un soldo”, il mercato dello scambio e del baratto. «Abbiamo pensato a questa iniziativa dedicati ai servi disobbedienti alle leggi del branco o per quelli che, nonostante tutto, ci provano, - ha continuato Alessandro Santoro. La Comunità delle Piagge ha quindici anni e abbiamo sentito il bisogno di organizzare una giornata di incontro, di amicizia, di anarchica allegria che potesse il più possibile essere simile a come immaginiamo lo stare insieme, l’utopia di un mondo nuovo.

Una giornata che potesse rappresentare una “carezza di speranza” per tutti coloro che si impegnano per migliorare le cose.»