Una riserva naturalistica integrale al parco dei Renai

Redazione Nove da Firenze

E’ nata nel parco dei Renai, la nuova riserva naturalistica gestita dal Wwf. Una superficie di 30 ettari, che è stata dichiarata Riserva naturale integrale e che ospita laghi, canneti, piccoli stagni e sentieri didattici, riservati alle gite di scolaresche e gruppi ristretti di visitatori, in ogni caso sotto la guida del personale Wwf. Uno spazio pieno di fascino, dove troveranno casa le specie animali e vegetali che rischiano di scomparire per l’inquinamento e il progresso che incalzano i corsi d’acqua e le zone lacustri della Piana fiorentina.

Nelle pozze stagnanti dei Renai, appositamente ricreata e rinaturalizzate, è possibile trovare il tritone punteggiato, tritone crestato e il raro rospo smeraldino, oltre alle più comuni rane verdi. Nel lago e nei canali prosperano specie di uccelli fluviali come il cannareccione, la cannaiola, l’usignolo di fiume, il martin pescatore, il tarabusino e la garzetta. Un’isola nel centro del lago è infine scelta da anni dai cormorani, che vi effettuano la loro sosta invernale. Nella zona più isolata della riserva è stato allestito anche un boschetto creato appositamente per far nidificare gli aironi e protetto da un canale d’acqua.
La riserva naturale integrale è stata realizzata dalla Progetto Renai presieduta da Andrea Marzi, società che sta realizzato l’intero intervento nel parco di Signa, con la supervisione del responsabile del Wwf fiorentino Carlo Scoccianti, che è anche direttore scientifico dell’area e dell’oasi Wwf di Focognano, a Campi Bisenzio.

«Il percorso didattico – ha detto Scoccianti – permette di osservare da vari punti di sosta e osservatori numerosissime specie di flora e fauna. Si tratta di un habitat di tipo lacustre che proprio grazie al ripristino ambientale effettuato dalla Progetto Renai ha raggiunto un alto grado di interesse naturalistico e paesaggistico. L’area è stata da tempo inserita nel ‘Corridoio Est’ della Piana Fiorentina che permette a vari uccelli di attraversare la zona al riparo da pericoli. E rappresenta la dimostrazione pratica di come privati, amministrazioni comunali e Wwf possano collaborare per la tutela dell’ambiente, anche con formule diverse rispetto alle vere e proprie oasi.

Cinquanta volontari Wwf si alterneranno per le visite e la manutenzione dell’area». L’intero progetto fa parte dell’intervento di recupero delle cave dei Renai, dal quale è nato l’intero parco. Un progetto pilota anche per le Università italiane di ingegneria e architettura. Gli studenti vengono infatti portati nell’oasi naturalistica dei Renai per studiare i sistemi di rinaturalizzazione, utilizzati in questo caso per utilizzare vecchie cave in uno spazio completamente naturale. Per info e per prenotare le visite all’area: 338.3994177.
Lo “Stato libero dei Renai” nasce da un progetto congiunto dell’Amministrazione comunale di Signa e della “Progetto Renai srl”, società proprietaria e realizzatrice dell’intervento, fondata e presieduta da Andrea Marzi.

La gestione del parco è invece affidata alla “Isola dei Renai spa”, società a capitale misto pubblico-privato, a maggioranza pubblica, presieduta da Mario Primicerio.