Campagna Controlarms: l'adesione del Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze

20 premi Nobel per la pace, centinaia di personalità del mondo della cultura, della politica, dello sport, decine di migliaia di cittadine e cittadini e numerose istituzioni, tra cui il Comune di Firenze, hanno aderito a "Controlarms", la campagna internazionale lanciata nel 2003 da Amnesty International, Oxfam e Iansa (International Action Network on Small Arms) sul controllo dell'esportazione degli armamenti leggeri e pesanti e sostenuta dalla Rete italiana per il disarmo, che raccoglie oltre 30 organizzazioni tra cui Arci, Pax Christi, Mani Tese, Fim - Cisl, Fiom - Cgil, Acli.

«Il prossimo 31 maggio - ha annunciato i consigliere dei Ds Gregorio Malavolti - ci sarà un incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Romano Prodi, ed il ministro degli Esteri Massimo D'Alema per chiedere un impegno sul Tratta internazionale sul commercio di armi». La campagna è in dirittura di arrivo: il 26 giugno si aprirà a New York la II Conferenza dell'ONU sui traffici illeciti di armi leggere. Sarà in quell'occasione che verrà presentata la foto-petizione, lo strumento originale con cui la campagna ha chiesto l'adesione.

A New York ci sarà il 'milione di volti' che ha risposto allo slogan 'Mettici la faccia' per chiedere una regolamentazione del commercio di armi. «Oggi più che mai - ha sottolineato Alfredo Panerai di Pax Christi - è necessario: un "Trattato internazionale sul commercio delle armi" entro il 2006; una revisione del Codice di Condotta Europeo sull'export di armamenti, attualmente non vincolante; infine, sul fronte italiano, una rigorosa applicazione della legge 185/90 sull'esportazione di sistemi d'arma ad uso militare, una legislazione sull'esportazione delle cosiddette armi leggere ad uso civile e sportivo ed una legislazione specifica per il controllo degli intermediari di armi (brokers) che operano sul territorio nazionale».

A Firenze, sono circa 5000 le persone (oltre 50 mila in tutta Italia) che hanno risposto all'appello: «lo scorso 8 maggio - ha ricordato Malavolti - il consiglio comunale ha scelto, con il voto di tutta la maggioranza e dell'opposizione di sinistra, di dire no al commercio indiscrimato di armi. In precedenza, avevano aderito altri 12 comuni della provincia: San Piero a Sieve, Greve, Calenzano, Campi Bisenzio, Quarrata, Scandicci, Borgo S. Lorenzo, Rufina, Barberino del Mugello e Barberino Val d'Elsa, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino».

«L'adesione del Comune di Firenze - ha commentato il presidente del consiglio comunale fiorentino Eros Cruccolini - è il segno del forte rapporto tra movimento associativo ed enti locali, così come una decisa presa di posizione contro la modifica della legge 185/90, che ha allargato le maglie dell'esportazione di armamenti in un paese che è secondo esportatore al mondo di armi leggere". Palazzo Vecchio fino alla fine della campagna sarà uno dei punti dove sarà possibile aderire alla foto - petizione (tutte le mattine dei giorni feriali nell'ufficio di presidenza del consiglio).

Gli altri punti saranno l'Arci di Firenze in piazza de' Ciompi (lun e merc dalle 9 alle 13); il Villaggio dei Popoli in via de' Pilastri (mar e gio); il centro sociale il Pozzo alle Piagge (gio e dom). Mercoledì 7 giugno invece, festa di chiusura della campagna in piazza a Tavarnuzze, dalle 21: un monologo teatrale antimilitarista scritto e interpretato da Enrico Rossi, e a seguire Musiche e Balli popolari a cura de "La Taranta".(mr)