IRAP: non ha superato l’esame dell’Avvocatura generale dell’Ue, che per la seconda volta l’ha dichiarata illegittima
PRATO – Ma non è detto che succederà lo stesso davanti al “tribunale” della Corte di Giustizia di Bruxelles. Prima di mettere la parola fine sull’Irap, Confartigianato preferisce aspettare la sentenza definitiva.
“La verità – fa osservare il responsabile tributario di Confartigianato Prato, Luca Galli – è che non abbiamo elementi sufficienti per affermare con tutta certezza che la sentenza condannerà l’Irap. Che questa sia un’imposta penalizzante e oltremodo ingiusta per le imprese artigiane, come associazione lo ribadiamo da tempo ed è per questo che, sebbene le notizie che arrivano da Bruxelles siano certamente confortanti, non conviene lasciarsi prendere da facili entusiasmi ipotizzando stime di eventuali rimborsi che magari non potrebbero avere riscontro nella pratica”.
Di incertezza parla anche Marco Pieragnoli, responsabile dell'area categorie di Confartigianato Prato: “Sicuramente è un’ottima notizia ma non abbiamo nessuna certezza assoluta sui rimborsi”
Anche perché, sempre secondo Confartigianato, non è ancora chiaro come sarà attivato il meccanismo del risarcimento alle aziende. “Anche qualora arrivi una bocciatura dell’Irap da parte della Commissione europea – torna dire Galli - non è detto che nella sentenza si spieghino le modalità previste per il rimborso e le condizioni per ottenerlo in base al periodo in cui è stata inoltrata l’istanza.
Senza contare che quando a suo tempo fu introdotta l’Irap, l’imposta era stata dichiarata compatibile proprio dalla stessa Corte di giustizia europea”.
Dal canto suo Confartigianato Imprese Prato continua ad assistere le imprese intenzionate a presentare istanza di rimborso sull’Irap versata, con un servizio che viene offerto gratuitamente alle imprese in attesa del via libera per il recupero degli importi versati negli anni scorsi.