Gli immobili degli Enti previdenziali sono a rischio?

Redazione Nove da Firenze

"Contestiamo la natura giuridica del provvedimento previsto sì per legge ma con una legge promulgata ad hoc per consentire allo Stato di appropriarsi degli immobili degli Enti previdenziali. Inoltre, è proprio l'atto in sè che non è compatibile con le funzioni dell'INPS e di tutti gli enti previdenziali poiché il provvedimento riguarda anche l'INAIL e l'INPDAP. Questo perché tali soggetti acquisiscono proprietà immobiliari a garanzia dei rendimenti delle future prestazioni pensionistiche. Qualora le proprietà immobiliari siano sottratte alla disponibilità degli Enti previdenziali, bisogna capire come saranno garantite queste prestazioni".

È il commento dell'assessore alle politiche del lavoro Riccardo Nencini alla legge che permette la cessione del patrimonio strumentale degli Enti previdenziali per andare a costituire un Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso. A Firenze l'immobile a rischio è la sede dell'INPS nel viale Belfiore (valore 16 milioni e 290.000 euro) ma situazioni analoghe si registrano anche in altre province toscane (a Pistoia nel viale Adua: 7 milioni e 938.000 euro e a Siena in via Martini e via Memmi: 11 milioni e 880.000 euro) e in tutto il territorio nazionale.

Complessivamente, secondo le stime dell'INPS, sono interessati immobili ad uso ufficio per un valore complessivo di 667 milioni e 947.600 euro. L'allarme è stato lanciato anche dal segretario dell'INPS Massimo Guarducci e dal presidente Giovanni Occhipinti ed è stato accolto dal comitato provinciale dell'Ente previdenziale lo scorso mese di novembre. "Ma c'è anche un terzo motivo di contestazione - ha proseguito l'assessore Nencini -in questo modo si impoverisce la condizione patrimoniale degli Enti previdenziali e si appesantisce il bilancio ordinario costringendoli a pagare un affitto per proprietà che già disponevano.

È quindi un provvedimento assolutamente pericoloso per l'interesse degli Enti previdenziali, dei contribuenti e che serve soltanto a garantire una strategia di finanzia creativa rispetto ai finanziatori istituzionali che non credono più nelle cartolarizzazioni e chiedono solidità di garanzie e l'unico modo che lo Stato ha trovato per garantirsi è togliere proprietà a tutela dei contribuenti e farle proprie". Il Consiglio Comunale di Firenze nella seduta dell'11 aprile ha presentato un ordine del giorno su questo argomento ed altrettanto è stato fatto, il 26 aprile, dal Consiglio Comune di Siena.

"Il Governo ha commesso un grande errore, ha scippato le proprietà acquistate con i contributi dei lavoratori. Per discutere di questo provvedimento, lunedì prossimo è previsto un incontro a Palazzo Vecchio alle 9,30 per evidenziare il fronte del disaccordo con questa legge, alla luce anche della decisione del TAR del Lazio che il 22 giugno è chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dagli Enti previdenziali - ha spiegato il presidente del Consiglio Comunale Eros Cruccolini -. Lunedì saranno presenti anche i rappresentanti dei Comuni di Livorno, Pistoia e Siena ed abbiamo invitato i parlamentari toscani ed i Comuni di Roma, Bologna, Milano e Napoli.