Nuovo e Utile dal 18 al 22 maggio a Firenze, alla Fortezza da Basso
FIRENZE- “I dati forniti dall’Istat confermano una tendenza negativa: l’Italia è in un periodo di recessione, la crescita del Pil è al -0,5%, la produzione del made in Italy cala del 5,2%, il rapporto tra deficit e Pil è al 3,72%, ben oltre quanto stabilito dal patto di stabilità europeo. Siamo precipitati al 53° posto nella classifica della competitività e oggi, mentre tanti paesi vanno su, l’Italia va giù. Questi risultati sono sotto gli occhi di tutti ed evidenziano il fallimento delle politiche economiche attuate dal governo.”
Il presidente della Regione Toscana Claudio Martini è molto duro nel giudicare le performance economiche del paese, soprattutto perché negli ultimi anni poco spazio è stato dato dal governo ai faticosi tentativi di quelle Regioni, tra cui la Toscana, che credono da sempre in uno sviluppo economico basato su innovazione, ricerca e trasferimento nel rispetto delle clausole sociali e ambientali.
“La Regione Toscana crede molto nelle politiche volte all’innovazione. Non a caso abbiamo fatto scelte per uno sviluppo concreto, sostanziato da politiche basate sulla ricerca e la coesione sociale. Solo lavorando seriamente sull’innovazione sarà possibile uscire da questa situazione di stallo e di debolezza del Sistema Italia. E’ necessario varare un piano di azione per l’industria e per il ricchissimo settore manifatturiero che caratterizza il nostro territorio capace di riqualificare il sistema produttivo dal punto di vista dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della costruzione di nuovi rapporti con il sistema creditizio.”
“E’ perciò necessario – ha continuato Martini commentando i numeri negativi dell’economia italiana – lavorare molto e bene anche sul versante culturale, affinchè il tema dello sviluppo fondato sull’innovazione diventi il filo rosso di ogni pratica quotidiana.
In questo senso la Regione Toscana ha investito molto nella nascita di Nuovo e Utile, il primo festival della creatività che si terrà a Firenze dal 18 al 22 maggio. Sarà l’occasione per conoscere scienziati, imprenditori, filosofi, artisti di chiara fama che faranno capire e sperimentare che cosa vuol dire ragionare e produrre in modo creativo, con il giusto incontro tra concretezza, tenacia e leggerezza. Crediamo così di offire qualche idea nuova alle persone e ad un sistema economico che stenta a rinnovarsi.
La creatività non è un’attività contigua alla stravaganza o da collegare all’effimero, bensì una risorsa strategica che è necessario valorizzare e sviluppare nel percorso formativo e lavorativo dei singoli individui. Solo così tale risorsa potrà trasformarsi in linfa vitale per la crescita del nostro paese.” (cl)