Nuovo ponte per la tranvia: interrogazione di Forza Italia

Redazione Nove da Firenze

"Firenze si sa è la capitale del blocco del traffico, delle targhe alterne, dei blocchi per auto Euro 1, del parcheggio a pagamento per i motorini con tiket al vento, ma lo sarà anche di un ponte di soli 170 metri con addirittura 3 arcate mentre il Ponte sullo stretto di Messina che sarà di ben 3 Km è previsto ad arcata unica- questo quanto hanno dichiarato il consigliere comunale di Forza Italia Jacopo Bianchi e il consigliere di quartiere Simone Billi. Ma non si scaglia nessuno contro questo nuovo ponte con forte impatto ambientale e paesaggistico?
"Il ponte sullo Stretto di Messina voluto dal Governo Berlusconi sarà un ponte ad arcata unica lungo circa 3000 metri - affermano Jacopo Bianchi, consigliere comunale di Forza Italia e Simone Billi, consigliere del Quartiere 4 - mentre a Firenze il nuovo ponte per la tramvia voluto dall'Amministrazione Comunale sarà un ponte di circa 170 metri a 3 arcate".
"Esattamente saranno ben due piloni in cemento armato che sorreggeranno il ponte - precisano Bianchi e Billi - inoltre gli approdi sull'Arno dal lato Cascine e dal lato dell'Isolotto avranno un fronte di cemento o un riporto di terra di notevoli dimensioni, con un notevole impatto visivo per una delle zone più suggestive di Firenze".
"L'autorità di bacino - domandano i due consiglieri - ha già dato il suo permesso per queste modifiche agli argini oppure il cantiere per la costruzione del ponte è iniziato senza questo permesso, in modo da mettere l'autorità di bacino di fronte al fatto compiuto senza possibilità di reale intervento?"
"Inoltre il bando di concorso ed il progetto vincitore prevedevano un ponte ad arcata unica per cercare di salvaguardare al massimo l'impatto paesaggistico sulla zona - precisano Bianchi e Billi - ma il Decreto Sarno, approvato nel 1998 dopo la gara di appalto, ha aumentato le quote di massima piena per la progettazione di nuovi ponti di 70 centimetri per aumentarne la sicurezza in caso di piena".
"Il progetto vincitore quindi non sembrerebbe risultare più a norma di legge - continuano Bianchi e Billi - ma invece di indire una nuova gara di appalto, come consente la legge in questi casi, oppure di assegnare l'appalto al progetto arrivato secondo, che è un ponte in ferro ad arcata unica semplice e leggero che avrebbe rispettato appieno sia le nuove quote imposte dal Decreto Sarno sia il panorama circostante, si è invece passati alla ri-progettazione di un nuovo ponte a tre arcate".
"Ecco perché abbiamo presentato due interrogazioni sia al Sindaco che al Presidente del Quartiere 4, Consiglio di Comunale chiederò per quale motivo sono state accettate modifiche sostanziali sul progetto arrivato primo alla gara di appalto per il nuovo ponte della tramvia - conclude Bianchi - inoltre perché non è stato possibile realizzare un ponte ad arcata unica, perché il progetto arrivato secondo alla gara di appalto per il nuovo ponte della tramvia è stato scartato pur prevedendo un minor impatto paesaggistico, se l'autorità di bacino ha dato il suo permesso per la modifica dell'argine come da progetto per questo nuovo ponte e se un ponte a tre arcate con sponde così impattanti è la cosa migliore per rispettare le esigenze paesaggistiche della zona in cui verrà costruito.

Ora non ci resta che attendiamo la risposta del sindaco e del Presidente del Quartiere 4 hanno concluso Bianchi e Billi.