I sindaci insieme ai pendolari per i problemi ferroviari della Faentina

Redazione Nove da Firenze

Venerdì mattina alla stazione di Pontassieve, i Sindaci e l’Assessore Regionale Riccardo Conti saliranno sul treno delle ore 7.35 - che parte da Borgo San Lorenzo alle 6.35 con già presenti i Sindaci del Mugello - e faranno il viaggio insieme a tutti coloro che abitualmente usano quel treno per recarsi in città. Un gesto simbolico per ribadire che per una comunità come quella della Valdisieve, fortemente interessata dal servizio ferroviario, è fondamentale il miglioramento dei servizi e della sicurezza degli stessi ed è altrettanto importante che questo avvenga nel rispetto ed anzi nel miglioramento della professionalità degli operatori ferroviari e dell’incremento dei livelli occupazionali dei medesimi, garanzia di maggiore efficienza e sicurezza del servizio.

I Sindaci e la Regione si fanno dunque promotori del sistema ferroviario, che nel nostro territorio costituisce una valida alternativa ai problemi di viabilità in rapporto con tutta l’area metropolitana fiorentina, sollecitando il Governo a riconsiderare gli investimenti nel servizio ferroviario locale come erano presenti negli accordi quadro firmati a suo tempo con i governi di centrosinistra. (Il governo con una nota inviata alla Regione pare abbia aperto uno spiraglio di discussione. La Regione Toscana a riguardo spera che questa nota possa essere l’inizio di un reale provvedimento e non si limiti ad essere solo una proposta di intenti.) Per migliorare il servizio ferroviario la Regione ha fatto grossi sforzi aumentando gli stanziamenti nel proprio piano di previsione, ma servirebbe anche un programma nazionale di investimenti che per adesso sembra non essere neanche nelle intenzioni del Governo.

Il viaggio di venerdì, che si concluderà con una conferenza stampa nella sede della Provincia di Firenze, vuole inoltre portare all’attenzione di tutti i dati relativi a ciò che l’attuale governo ha intrapreso in materia di trasporto ferroviario, partendo dai tagli sulle risorse per le Ferrovie e per la sicurezza dei treni, per arrivare alla diminuzione degli investimenti del 12-13 per cento (un miliardo di euro l'anno) nel 2004 fino al record negativo che si prevede nel 2005: 20 per cento in meno.