Via Nazionale: i lavori procedono

Redazione Nove da Firenze

Gli uffici della mobilità e quelli della manutenzione precisano che non è sorto nessun problema per quanto riguarda le pietre. Come previsto, le pietre saranno rimosse e portate in un deposito dove rimarranno fino al termine dei lavori per la tramvia nella zona della stazione. Nel corso della rimozione, è fisiologico che una parte delle pietre si spezzi: si tratta, come sostengono gli uffici, in molti casi di pietre vecchie (via Nazionale fu pavimentata con questo lastrico nel 1956) e già rovinate dal passaggio dei veicoli e da ripristini provvisori effettuati nel corso del tempo.

Senza contare poi che comunque prima del loro riposizionamento su via Nazionale, le vecchie pietre dovranno essere sottoposte nuovamente a lavorazione come accade per quelle appena arrivate dalla cava. Nessun allarme quindi per il destino delle pietre: quelle riutilizzabili verranno sistemate in un deposito e inventariate (nel senso che saranno identificate come quelle di via Nazionale ma non numerate visto che si tratta comunque di comune lastrico da strada), quelle danneggiate saranno poi sostituite.
"I cali delle vendite registrati dai commercianti di via Nazionale rappresentano solo i prodromi di quello che avverrà sia prima, durante la realizzazione della tramvia, che dopo".

È quanto denuncia il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, sottolineando come "purtroppo, gli amministratori non si stiano rendendo conto di quello che stanno facendo". "Già in fase di realizzazione la tramvia rischia di portare Firenze al tracollo economico - continua Razzanelli -. Il Comune dovrebbe sommare ai costi per la sua realizzazione tutte le perdite registrate dalle attività economiche: questo sarà il vero costo della tramvia. E' facile rendersi conto che con un investimento di poco superiore si potrebbe costruire la linea sotterranea Bagno a Ripoli - Careggi".

"Senza contare, poi, che manca ancora uno studio di impatto ambientale che dimostri l'effetto della tramvia sui flussi di traffico, in modo particolare tra Bagno a Ripoli e Careggi", conclude l'esponente dell'opposizione.