Circa 700 bicomposter diffuse in pochi mesi, di cui 550 in abitazioni private
Circa 2mila studenti coinvolti nell'iniziativa; una riduzione dei rifiuti in discarica stimata intorno alle 200-250 tonnellate annue; un risparmio per l'Amministrazione comunale già di 40-50 mila euro annui, ma anche una concreta possibilità di risparmio per le famiglie e le scuole impegnate, che potranno essere premiate con una riduzione sulla tariffa di igiene ambientale. Sono queste le cifre che testimoniano il successo della sperimentazione sul compostaggio domestico effettuata a Firenze nell'ambito di un progetto elaborato dal Comune e dall'Associazione Amici della Terra e che ottenuto i fondi messi a disposizione dal bando di idee per la riduzione dei rifiuti indetto dalla Regione Toscana Il bilancio è stato tracciato oggi dall'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola nel corso di una conferenza stampa insieme all'assessore regionale all'ambiente Tommaso Franci, rappresentanti del Quadrifoglio e dell'Associazione Amici della Terra.
"Questa sperimentazione è stata molto utile - spiega l'assessore Coggiola - perché ha dimostrato come si possa avviare un concreto percorso di riduzione dei rifiuti. Adesso valuteremo l'opportunità di ampliare l'iniziativa che, oltre a comportare una riduzione di costi per lo smaltimento per il Comune, si potrà tradurre in un significativo risparmio per il cittadino. Con il regolamento della nuova Tia (Tariffa di igiene ambientale) infatti chi produce compost in casa potrà avere uno sconto del 25% sulla quota variabile dell'imposta, pari a circa il 10% sulla tariffa totale".
La sperimentazione ha preso il via nei primi mesi del 2003 e si è conclusa nel novembre 2004. In concreto sono state installate circa 700 biocompostiere in 600 postazioni di compostaggio: 30 nelle scuole, 550 nelle abitazioni e 20 nelle aree verdi della città. Nell'ambito di questa iniziativa, è stato formato un gruppo di operatori che ha fornito assistenza gratuita agli utenti per l'avvio ed il controllo del processo di compostaggio, cioè del processo tramite il quale i rifiuti organici - in genere gli avanzi di cucina - sono trasformati in terriccio utilizzabile per le aiuole e i giardini.