Quali vantaggi per il traffico dopo la nuova viabilità attorno alla Fortezza?

Redazione Nove da Firenze

"Trenta minuti per andare da viale Spartaco Lavagnini fino all'ingresso della Fortezza, passando per il sottopasso, sono davvero troppi. Questo è il «regalo» che hanno avuto i fiorentini dopo due anni di sofferenze. È sotto gli occhi di tutti che la nuova viabilità non ha apportato nessun miglioramento. Gli imbuti dopo il viale Strozzi e dopo il nuovo sottopasso paralizzano il traffico esattamente come due anni fa". È quanto ha dichiarato il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che sottolinea come, "nonostante l'apertura di Pitti in un giorno di blocco anche per gli Euro 1, la città non ha saputo reggere all'assalto di centinaia di espositori e visitatori".

"Sarebbe bene che gli amministratori - continua Razzanelli - ci spiegassero perché il progetto originale del sottopasso, che prevedeva la prosecuzione del passaggio di fronte a via Valfonda fino al viale Lavagnini, sia stato poi accorciato, azzerando così i benefici che il traffico avrebbe avuto. Stando in coda come è successo a me, i fiorentini stamani hanno potuto ammirare che anche in occasioni come Pitti le due fontane a ridosso della ferrovia sono regolarmente spente. Anche da queste piccole cose si vede quanto l'Amministrazione ha a cuore la città".


Conoscere nei dettagli i provvedimenti di viabilità nell'area della Fortezza da Basso in occasione degli eventi espositivi, in particolare dell'inizio dell'edizione invernale di Pitti Uomo, aperta oggi. E' quanto chiede il consigliere Marco Stella (Forza Italia) in un'interrogazione al sindaco. "Quali vantaggi in termini di fluidità del traffico - chiede il consigliere Stella - sono rilevabili dopo la realizzazione della nuova viabilità dell'area della Fortezza da Basso. E quali sono le previsioni di utenza dei parcheggi scambiatori ubicati in Piazza Vittorio Veneto e Viale XI agosto in termini di snellimento del traffico diretto all'area della Fortezza".