Il mercato cinese: una nuova frontiera per il turismo
"Esplorare il mercato cinese, che sta diventando velocemente una nuova frontiera che esprime altissime potenzialità in molti settori, incluso quello turistico. Instaurare con i tour operator rapporti duraturi di cooperazione per la costruzione di pacchetti turistici che possano permettere di far essere la Toscana una destinazione desiderata per il popolo cinese".
Secondo Fabrizio Niccolai, direttore dell'Apt Maremma, appena rientrato da Shanghai, dove è andato come esponente del settore turistico regionale e dove ha tenuto serrati incontri con 14 tour operator tra i più importanti dell'Asia nella sede di rappresentanza di Toscana Promozione e della Regione Toscana appena inaugurata, è necessario lavorare per il raggiungimento di questo obiettivo.
"Si tratta di un lavoro che deve portare alla costruzione di rapporti di cooperazione che ci portino ad essere partner affidabili; - prosegue Niccolai - una vera e propria attività di costruzione di attività di relazioni internazionali che, partendo dalla relazione culturale, possa condurre in prospettiva a benefici commerciali. Per la Cina, l'Europa è la culla della cultura e la Toscana è considerato una vera perla".
Durante la visita e gli incontri si è potuto constatare che è già in corso un'evoluzione del desiderio turistico che porterà a forme di viaggio più selezionate rispetto alle forme attualmente praticate dal viaggiatore cinese.
Tra le altre cose, ha colpito che esista un corso di laurea in turismo sostenibile che fa pensare ad un collegamento naturale con quello che esiste nella nostra zona e che potrebbe rappresentare un ideale modello di relazione culturale dal quale iniziare una più formalizzata penetrazione di quel mercato.
Per l'occasione, durante gli incontri sono state anche realizzate due piccole pubblicazioni, elaborate in lingua cinese, volte a garantire una prima presentazione del contesto interno toscano e della costa toscana.
Per segnalare qualche dato riguardo al turismo, nel corso del 2003 sono stati 22 milioni i cinesi che si sono recati in visita all'estero, di cui circa 14 milioni per visite private, con un incremento del 47 per cento rispetto all'anno precedente e con una proiezione per il futuro di crescita costante, derivante anche dalla crescita economica che sta procedendo a ritmi vertiginosi.