Il Polo Tecnologico Ferroviario dell’Osmannoro si farà

Redazione Nove da Firenze

È la promessa congiunta fatta dal presidente di Trenitalia Gianfranco Legitimo, dall’ing. Michele Elia della direzione tecnica di RFI e dall’avv. Luciano Canepa (CdA Gruppo FS SpA) durante l’incontro pubblico organizzato dall’associazione Linea Nuova alla Palazzina Presidenziale delle FS di Firenze.

Da tutti è stato ribadito l’interesse di concludere la realizzazione dell’impianto di dinamica polifunzionale per la manutenzione dei treni (in parte già attivo) e di creare il Centro di Dinamica Sperimentale che avranno sede all’Osmannoro.

Un progetto d’avanguardia e imponente che ha già ottenuto i finanziamenti statali ma che è rimasto bloccato dopo l’interruzione della gara europea di appalto bandita nel luglio del 2003 e interrotta dopo solo un mese per rivedere alcuni dettagli.

I rappresentanti di Rfi, Trenitalia e Fs SpA hanno negato che l’interruzione sia provocata da contenziosi tra loro e hanno confermato che il progetto è in fase di attuazione, che la gara di appalto si sta per avviare, che alcune opere propedeutiche come la nuova viabilità della zona industriale dell’Osmannoro sono già in fase esecutiva e soprattutto che il Centro si farà grazie ai finanziamenti già stanziati e a 1050 giorni di lavoro.



Il Ministro Altero Matteoli, intervenuto all’incontro, ha commentato positivamente l’impegno preso dai rappresentanti delle ferrovie. “A questo punto – ha detto – non resta che sedersi ad un tavolo e concretizzare quanto finora detto. Se ciò non avverrà in tempi brevi, allora toccherà alla politica prendere in mano la situazione e obbligare alla realizzazione del Polo e del Centro di Dinamica”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal parlamentare on. Riccardo Migliori.

“L’impegno preso durante questo incontro – ha commentato – segna un passo storico per lo sviluppo ferroviario. Il blocco del progetto avrebbe significato la probabile perdita di quasi 400 posti di lavoro con il trasferimento del Polo di Porta al Prato a Napoli, oltre alla perdita di tuta la potenziale offerta occupazionale per il nuovo Centro. Inoltre la realizzazione del Polo all’Osmannoro potrebbe essere l’occasione per utilizzare gli 11 ettari di territorio dietro Porta al Prato per lo sviluppo urbanistico della città e per usufruire di uno stabile di 800 stanze informatizzate in viale Lavagnini.

A questo punto tutto dipende da quando prenderanno il via questi 1050 giorni…”

“La vicinanza del Polo Tecnologico all’Università e le ricadute positive sul territorio in termini di occupazione e di strutture – commenta Gianna Scatizzi, del coordinamento della CdL di Sesto Fiorentino – è decisamente importante per tutta l’area dell’Osmannoro e di Sesto. Per questo è un obiettivo primario per tutta la nostra zona”.