E’ stato firmato oggi a Borgo San Lorenzo l’atto costitutivo della Società della salute del Mugello

Redazione Nove da Firenze

La firma arriva qualche mese dopo l’approvazione degli atti nei Consigli comunali, l’Assemblea della Comunità Montana e il Consiglio regionale per la sperimentazione di questo nuovo soggetto (previsto nel Piano sanitario regionale 2002-2004) per la programmazione, organizzazione e gestione dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari territoriali, costituito in forma di consorzio pubblico dagli 11 Comuni della zonasociosanitaria, Asl e Comunità Montana del Mugello. La Società della salute parte con due anni di sperimentazione per consentire un passaggio graduale e “morbido” di compiti e funzioni, tra cui indirizzi e programmazione, da enti locali e Azienda sanitaria al nuovo soggetto.

Saranno coinvolti mondo del volontariato, sindacati, terzo settore, ipab, e altre esperienze. Sono previsti, infatti, una Consulta del Terzo Settore e un Comitato di partecipazione con un ruolo propositivo nella programmazione dei servizi, nonché forme di controllo e vigilanza dell’attività della Sds da parte delle assemblee consiliari. In pratica, le competenze che fino ad ora erano suddivise tra Azienda sanitaria (politiche e interventi sociosanitari) e Comuni (politiche sociali), vengono accorpate e conferite al consorzio con un governo unitario dei servizi.

«La firma d’oggi rappresenta un passaggio significativo nell’evoluzione dei servizi sociosanitari - commenta il sindaco di Borgo Giovanni Bettarini -: è la persona, i suoi bisogni di salute al centro delle politiche sanitarie e sociosanitarie. Credo che la società della salute potrà essere un’esperienza interessante per dare un nuovo impulso nell’integrazione tra dimensioni, come la cura e l’assistenza, e servizi». «Ci siamo - sottolinea il presidente della Comunità Montana del Mugello Stefano Tagliaferri, che ha seguito fin dall’inizio l’iter della Sds come assessore alla Sanità di Borgo e presidente della Conferenza dei sindaci -.

Con l’atto odierno parte un’esperienza che è il naturale sbocco di un lavoro che negli ultimi anni ha visto crescere l’attenzione e la coesione dei Comuni nell’affrontare politiche di sostegno alla salute delle persone. Sta a noi ora svolgere questo ruolo di governo nei limiti della sperimentazione per giungere a risultati che siano verificabili dai cittadini. Dovremo infatti creare - prosegue - spazi adeguati per la partecipazione della cittadinanza sia nella programmazione che nel controllo».
«Si tratta di una grande opportunità - aggiunge il direttore generale dell’Asl 10 Firenze Luigi Marroni riferendosi alla Sds -.

Siamo preparati e pronti a gestirla così come a superare eventuali difficoltà poiché sperimentiamo un nuovo modello di assistenza improntato all’efficienza ed efficacia su servizi e risorse».