Sieronegativo
Alla scoperta di Alessandro Bacci, giovane poeta fiorentino

Redazione Nove da Firenze

Scrivere e pubblicare una raccolta di poesie, nel duemilaquattro, può sembrare un'azione sconsiderata, oltreché fuori tempo massimo.
Oggi, nell'era del digitale (terrestre e non), la poesia sembra uscire perdente se paragonata ad altre forme d'arte, senz'altro più alla moda.
Ma c'è sempre chi ha qualcosa da dire, qualcosa di profondo, di estremamente profondo e vero. E' così che di solito nasce una canzone,una bella canzone, o una bella poesia, una bella poesia.
Alessandro Bacci, giovane poeta e paroliere fiorentino, qualcosa da dire ce l' ha.
Ce l'ha sempre avuto in verità, visto che ormai è alla settima raccolta di poesie che ha pubblicato (il suo primo lavoro risale al lontano 1997, con la raccolta "Comunque vada").
Ha un curriculum estremamente interessante, questo Bacci: ha vinto premi e ricevuto segnalazioni di merito in molti concorsi di poesia nazionali ed internazionali, nonché un ottimo dodicesimo posto nell' edizione 2001 del concorso del "Club degli Autori".
La sua ultima opera (scritta quasi esclusivamente in versi sciolti) si intitola "Sieronegativo", e già il titolo la dice lunga sul tono dell'opera.
Infatti, le composizioni di Alessandro fanno trasparire una rabbia e una malinconia di fondo in quasi tutti gli episodi.

L' amore per una donna lontana, citazioni da Vasco Rossi e da Raf, tristi giochi di parole (Arabia Saudita/Afrikaa Bambataa), ricordi di serate in discoteca, parole che descrivono un adattamento e una sottomissione rituale alla tecnologia, con l'utilizzo strategico di frasi in inglese, di parole volutamente hi-tech (stand-by, autoreverse). Storie personali, storie di tutti i giorni. Storie di delusioni e amarezza. Ma anche storie che descrivono drammi più gravi e più ontani dal mondo di Alessandro: violenze sessuali su bambine innocenti da parte di perfidi e luciferini zii, ragazze disperate con l'ago di una siringa infilato nel braccio, e mille altre dissertazioni, ai limiti del pulp.
Bacci usa un linguaggio semplice, e le sue poesie non hanno bisogno di essere spiegate: si capiscono benissimo.

Il talento del poeta in questo caso è realmente tangibile, e scaturisce da ogni verso di ogni composizione. La poesia di Alessandro Bacci si sposa alla perfezione con l'anno in cui scriviamo: la tecnologia, internet, i cellulari, le comunicazioni satellitari servono sì a far conoscere la nostra felicità, ma possono essere anche il mezzo atraverso il quale la nostra insoddisfazione e la nostra incomunicabiltà, colma di tristezza.
In due parole, un libro che non può non lasciare un segno,se viene letto con attenzione e spirito critico.

Ma ancora di più, un libro coraggioso e che a qualcuno potrebbe addirittura sembrare scomodo.
Sieronegativo è stato pubblicato dalla "Arti Grafiche Federico Frediani Editrice", di Livorno, e costa dieci euro.

Marco Lastri