Energia: l’off-shore discusso in Consiglio regionale

Redazione Nove da Firenze

Le posizioni della Regione in merito al progetto di impianto di rigassificazione off-shore al largo della costa pisana e livornese ed al progetto di Rosignano stanno diventando il punto di riferimento anche per i Ministeri competenti. Così è stato per la necessità delle procedure di VIA (valutazione impatto ambientale) nazionale e di una valutazione strategica che riguardasse anche gli aspetti economici, poi riconosciuta da tutti, così è stato per il rinvio della conferenza dei servizi e così più di recente è stato per il coinvolgimento di tutti gli enti locali, compresi Comune e Provincia di Pisa e Parco di Migliarino.

Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’ambiente, Tommaso Franci, in risposta a cinque interrogazioni urgenti presentate dai consiglieri Alfonso Lippi, Luciano Ghelli, Piero Pizzi, Leopoldo Provenzali, Virgilio Simonti ed a due interrogazioni presentate qualche tempo fa da Fabio Roggiolani. Franci ha anche annunciato che nella prossima riunione organizzativa convocata per il 28 settembre dal Ministero delle attività produttive è stato invitato anche il Comune di Pisa e che il presidente della Regione, Martini, ha rinnovato con una lettera personale al ministro Marzano la richiesta di coinvolgimento della stessa amministrazione anche nella conferenza dei servizi del 15 ottobre.

Franci, ripercorrendo i passaggi fondamentali della vicenda, ha ribadito l’orientamento favorevole per il progetto dell’off-shore e sfavorevole per quello di Rosignano, ed ha affermato che sono in corso ulteriori approfondimenti con soggetti proponenti e enti locali: una riunione del tavolo tecnico, ha ricordato, si sta svolgendo proprio in queste ore. Generalmente soddisfatte le repliche dei consiglieri interroganti, anche se con qualche distinguo. Luciano Ghelli ha detto di apprezzare l’impostazione della Regione perché equilibrata, sottolineando però che sulle questioni occupazionali rimangono delle incertezze.

Fabio Roggiolani, più dubbioso, ha messo in guardia dalle promesse a suo tempo “sbandierate” sulla diminuzione del prezzo del gas ed ha sottolineato la necessità di garantire comunque il massimo della sicurezza. Per Roggiolani inoltre la società proponente non darebbe sufficienti garanzie di affidabilità e la scelta della localizzazione sarebbe sbagliata; infine per il consigliere qualora il progetto dell’off-shore dovesse andare avanti bisognerebbe dare ai cittadini di Livorno la possibilità di esprimersi con un referendum.

Per Alfonso Lippi, alcuni elementi nel corso dell’iter hanno destato perplessità, in particolare il mancato coinvolgimento degli enti pisani. Lippi quindi si è detto complessivamente soddisfatto ma con alcune riserve, perché a suo parere le possibili implicazioni negative non sono state capite fino in fondo. Soddisfatto anche il consigliere Simonti, che ha parlato in modo molto positivo del lavoro di tipo tecnico che è stato fatto e che è in corso per una valutazione complessiva del progetto.

Simonti si è detto invece molto preoccupato riguardo al progetto di Rosignano, del quale recentemente si è riparlato nonostante proprio la valutazione tecnica lo avesse a suo tempo escluso. Infine, Leopoldo Provenzali ha detto che rimangono ancora alcuni aspetti da approfondire ulteriormente, perché i due progetti comportano implicazioni molto importanti sul piano economico, occupazionale ed ambientale ed hanno scatenato contrapposizioni anche forti tra gli enti locali, mentre ha sottolineato l’esigenza di evitare conflitti istituzionali tra Governo e Regione.

(ab)